Nel terzo trimestre del 2010 il Pil, prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2000, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell'1,1% nei confronti del terzo trimestre del 2009.
Lo ha reso noto l'Istat diffondendo i conti economici trimestrali del terzo trimestre del 2010 e spiega che la stima preliminare diffusa il 12 novembre scorso, indicava un aumento congiunturale dello 0,2% e un aumento tendenziale dell'1,0%. Il capitolo dei prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca fa registrare una flessione del valore aggiunto rispetto al trimestre precedente (-1,2%) e su base annua (-0,8%). (ab)
Agricoltura in calo a causa dei furti d'identità e di valore aggiunto
"Nonostante i successi raccolti dal made in Italy agroalimentare all'estero, dove crescono le esportazioni, ed in Italia, dove tengono i consumi a tavola, il valore aggiunto dell'agricoltura risulta in calo dello 0,8%". E' quanto afferma la Coldiretti commentando i dati Istat sul Pil.
"Si stanno vivendo - spiega la Coldiretti - i drammatici effetti di due 'furti' ai quali è sottoposta giornalmente la nostra agricoltura: da una parte il furto di identità e di immagine, che vede immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo e spacciato come italiano; dall'altra il furto di valore aggiunto, che vede sottopagati i nostri prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori".
Cia: 'Dati Istat, ulteriore conferma della grave crisi agricola'
"La nuova grave flessione del valore aggiunto agricolo conferma ancora una volta la pesante crisi che investe, ormai da tre anni, il settore primario, sempre più alle prese con il calo della produzione, con un'impennata dei costi e con una costante caduta dei prezzi praticati sui campi". E' quanto afferma il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi, commentando i dati Istat sull'andamento del Pil.
"Per questa ragione - continua Politi - chiediamo reali interventi a sostegno delle imprese, molte delle quali, davanti al completo disinteresse del governo nei loro confronti, rischiano di cessare l'attività, e sollecitiamo un nuovo progetto di politica agraria imposto anche dai grandi cambiamenti a livello internazionale, a cominciare dalla riforma Pac post 2013".
Confagricoltura: 'Non c'è ripresa per l'agricoltura'
"Nel terzo trimestre del 2010 il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e si è registrata una diminuzione del valore aggiunto in agricoltura dell'1,2% (-0,8% in termini tendenziali); l'agricoltura è l'unico settore economico che arretra".
E' quanto evidenzia Confagricoltura commentando i dati sul Pil diffusi dall'Istat. "In base alle stime Ismea - aggiunge Confagricoltura - a fine anno il valore aggiunto agricolo calerà del 2,6%, proseguendo la performance negativa degli ultimi anni (-7,4% negli ultimi sei anni, da 30 a 28 miliardi di euro circa). L'attesa ripresa - conclude l'organizzazione degli imprenditori agricoli - non riesce ad avviarsi nei campi. I prezzi all'origine hanno cominciato a crescere solo di recente, ma questo non basta per rilanciare la produzione e l'export; i costi produttivi, gli oneri sociali elevati (in primis quelli del lavoro), la burocrazia, i prezzi non sempre remunerativi, la debolezza nei rapporti contrattuali di filiera e l'impossibilità ad avviare innovazioni frenano lo sviluppo e la competitività delle imprese agricole anche sul mercato globale".
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Fonte: AgricolturaOnWeb