Benissimo la vendemmia. Anzi malissimo. E' raro incontrare sui quotidiani notizie così contraddittorie come sull'andamento della vendemmia di questi giorni. Secondo quanto afferma il magazine di Repubblica “Venerdì” in edicola il 24 settembre, ci sarà meno vino nelle botti ma a guadagnarci sarà soprattutto la qualità. Nello stesso giorno “Repubblica” scrive che per il Chianti siamo di fronte ad un crisi profonda ed invita i produttori a non svendere le uve. Una crisi che a detta de “Il Mondo” in edicola il 24 settembre potrà essere risolta se si farà leva sulle esportazioni. In controtendenza rispetto alla crisi la regione “Marche” dove si brinda alla buona qualità delle uve e al mercato dei giovani vini rossi che a quanto scrive “Il Resto del Carlino” del 27 settembre, non conoscono il significato della parola crisi. Brindisi anche in Puglia dove la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 26 settembre informa i lettori dell'ottima annata che ci si attende per il Primitivo di Manduria. Per le regioni dove i risultati della vendemmia non sembrano dei migliori, i viticoltori possono rifarsi sapendo che il valore dei loro terreni è in forte recupero come si legge il 25 settembre su “Casa e Case”, magazine de Il Sole 24 Ore che si occupa di residenze di pregio.

 

Dove vanno i mercati

A proposito di mercati e di raccolti, “Il Gazzettino del Friuli” del 26 settembre anticipa i risultati della raccolta delle mele che si annuncia sotto i migliori auspici. Non va bene invece il raccolto di patate che in tutta Europa, scrive “Italia Oggi” del 25 settembre, si presenta con il segno meno davanti. In Veneto ci si preoccupa dei Kiwi e dalle colonne de “L'Arena” giunge l'invito a non anticipare eccessivamente la raccolta che porterebbe sul mercato un prodotto di scarsa qualità. Fra i settori in difficoltà c'è il pomodoro , scrive la “Gazzetta del Mezzogiorno”, mentre il prezzo del grano continua la sua corsa verso il rialzo, colpa (o merito) anche della riduzione dei raccolti in Russia conseguenti ai gravi incendi di questa estate, argomento sul quale si sofferma “Repubblica” del 27 settembre. A proposito di grano, di farine e di pane, “Il Sole 24 Ore” del 28 settembre anticipa la notizia della protesta dei fornai. Non hanno gradito la norma che consente agli agricoltori di trasfomarsi in panettieri, argomento del quale si era occupato anche Agronotizie della scorsa settimana.

 

Finanza e materie prime

Dai mercati alla finanza il passo è breve. Sui giornali si torna a parlare (“Il Sole 24 Ore” del 23 settembre) della vicenda che contrappone Potash e Bhp, due big mondiali del settore dei fertilizzanti. Rischia di trasferirsi nelle aule dei tribunali la guerra della carne, come la definisce “MF” del 28 settembre, che vede in lizza Cremonini e Jbs. E'ancora “Il Sole 24 Ore” che il 27 settembre si occupa dalle sue pagine dei rapporti fra investimenti finanziari e materie prime, cereali in particolare. Non è una novità che sulle commodities agricole si intreccino speculazioni finanziarie, argomento ripreso dal presidente della Confagricoltura Federico Vecchioni in un'intervista rilasciata al “Resto del Carlino” del 25 settembre.

 

Marchi ed etichette

Per dare tonicità ai mercati da tempo si parla di un'etichetta che tuteli i prodotti italiani. In proposito il Parlamento ha anche discusso di una legge ad hoc che ha ottenuto, come si apprende da “Il Sole 24 Ore” del 24 settembre, l'approvazione da parte della Camera. Una legge che non trova apprezzamento da parte di Federalimentare che per voce del suo presidente Giandomenico Auricchio, intervistato dal settimanale “Il Mondo” in edicola il 24 settembre, fa sapere che sono i marchi e non solo le etichette il baluardo al quale i consumatori devono guardare per avere garanzie su sicurezza e qualità. Dalle pagine di “Libertà” del 22 settembre, si apprende della richiesta di un marchio etico per salvaguardare il pomodoro italiano dall'invasione del prodotto cinese. Poi la “doccia fredda”, arriva da “Il sole 24 Ore” che il 25 settembre fa sapere che la legge sul marchio è ferma in attesa del via libera di Bruxelles.

 

No alle patate, sì ai salmoni

Con gli “stop” in arrivo da Bruxelles deve fare i conti anche la patata Ogm Amadea, per la quale scrive “La Stampa” del 26 settembre, è giunto l'obbligo di distruzione dei campi dove è coltivata. E la lotta agli Ogm continua con l'intervento di Mario Capanna che questa volta affida a “Il Giornale” del 27 settembre le sue considerazioni sui pericoli degli Ogm. Nel frattempo Francia, Italia e Germania si alleano, scrive “Il Sole 24 Ore” del 28 settembre, per frenare la deregulation Ogm. Una “guerra” questa contro gli Ogm, che sembra aver esaurito la pazienza di Monsanto, che rinuncerà, afferma “Italia Oggi”, alla produzione di Ogm. In cambio, scrive “Il Sole 24 Ore” del 22 settembre, avremo presto il primo salmone Ogm...