Le aree rurali non si identificano più con la sola attività primaria. Al loro interno sono presenti diverse attività economiche, nonché diversi portatori di interessi. Questi ultimi hanno in comune l’obiettivo di valorizzare il territorio rurale su cui insistono.
Lo sviluppo rurale può essere letto come il prodotto di una complessa rete di interrelazioni e di pratiche, che prendono forma attraverso incontri e negoziazioni tra attori che hanno a disposizione diversi tipi di risorse. Diviene interessante identifica le nuove forme di aggregazione ed organizzazione dei soggetti sociali attivi nei contesti rurali, raccogliendone e confrontandone le esperienze.
L'obiettivo del convegno che si terrà domani alle 16 presso la Sala Tomadini a Udine, dal titolo Strumenti di governance per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali, oganizzato dal Dipartimento di Scienze economiche dell'Università degli Studi di Udine con la collaborazione della Rete rurale nazionale 2007-2013 e con l'Istituto nazionale di economia agraria - Sede regionale per il Friuli Venezia Giulia è fare il punto delle esperienze finora maturate a livello
nazionale e locale in materia di governance a favore della sostenibilità dello sviluppo rurale: attraverso l’interpretazione delle diverse forme di innovazione sociale ci si propone di approfondire il rapporto tra le nuove pratiche di azione e lo sviluppo sostenibile delle aree rurali.

L’evento porrà a confronto le esperienze di ricerca con il punto di vista di chi opera per professione nel campo dello sviluppo rurale.

Sede: Sala Tomadini, via Tomadini, 30/a, Udine.

Programma