'Il futuro che vogliamo: più agricoltura', è il tema della seconda Conferenza economica di Lecce promossa dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori). I lavori si svolgeranno dal 19 al 21 giugno prossimi presso il Castello Carlo V.
Anche quest’anno sarà un appuntamento di grande rilievo che vedrà la partecipazione di qualificati esponenti delle istituzioni europee, nazionali e locali, rappresentanti del mondo economico, accademico e sociale. Interverranno, tra gli altri, il commissario all’Agricoltura Ue Mariann Fischer Boel, il neo-ministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. La Conferenza -che sarà aperta da una relazione del presidente nazionale della Cia Giuseppe Politi- affronterà i temi della sostenibilità della Politica agricola comune e del suo futuro, della crisi dei mercati agricoli internazionali, del sistema agroalimentare italiano, dei problemi relativi all’adattamento dell’agricoltura ai cambiamenti climatici e alla scarsità delle risorse. Il presidente della Cia Politi, nella sua relazione introduttiva, illustrerà la posizione e le proposte della Confederazione in merito al rilancio dell’agricoltura sia a livello nazionale che europeo e alle emergenze che oggi stanno caratterizzando il panorama internazionale, con il dramma di milioni di persone costrette alla fame e alla povertà. Quindi, il tema della crisi dei mercati agricoli internazionali -al quale verrà dedicata, nel corso dei lavori (sabato 21 giugno), un’apposita tavola rotonda- sarà uno degli aspetti centrali della Conferenza economica di Lecce. L’impennata del prezzo dei cereali e la crisi alimentare dei paesi poveri rappresentano la prova inconfutabile della necessità di rimettere l’agricoltura al centro delle politiche di sviluppo. Occorrono riforme interne, investimenti in ricerca e tecnologie ed una maggiore sinergia tra i progetti di cooperazione internazionale per strutturare le filiere produttive e favorire l’autosufficienza alimentare delle popolazioni locali. Non secondari saranno gli argomenti dedicati alle imprese agricole italiane, che fanno i conti con una crisi persistente soprattutto sotto il profilo dei redditi, al sistema agroalimentare che deve rispondere in maniera sempre più propulsiva alle sfide che si propongono quotidianamente nel contesto mondiale. Dunque, un’occasione per dare concrete risposte ai problemi che oggi vive l’agricoltura sia italiana che europea e mondiale.