“In una situazione generale dell’agricoltura italiana in cui si registra una flessione dei redditi reali degli agricoltori italiani (-3,4% secondo Eurostat nel 2006), mentre la media dei redditi europei nei maggiori Paesi è aumentata, nell’immediato futuro dovremmo fare fronte ad una forte selezione dei soggetti imprenditoriali in campo”. Lo ha detto il presidente di Fedagri-Confcooperative, Paolo Bruni (in foto) in occasione del Consiglio nazionale della federazione che si è tenuto a Roma. “In questo contesto - ha proseguito Bruni - le cooperative hanno maggiori chance di riuscita se scelgono la strada dell’aggregazione”. Una rilevazione congiunturale periodica effettuata dalla Confcooperative ha evidenziato che sono le medie e grandi imprese cooperative a reggere meglio le fluttuazioni dei mercati e i fattori di cambiamento contingenti o strutturali. Fedagri-Confcooperative anche nel 2007 ha registrato dati economici in crescita se si considerano gli oltre 500 mila produttori e più di 3.600 cooperative aderenti, una spinta alla capitalizzazione del +1,9% e un leggero miglioramento del patrimonio netto, della solidità patrimoniale e della solvibilità delle cooperative aderenti, rispetto al 2006. Il fatturato complessivo, poi, è aumentato nell’ultimo anno del 2,2%, passando da oltre 24 miliardi di euro a 25,2 miliardi di euro con crescite in ogni settore produttivo.