Impegno di tutti gli attori della filiera a contenere i prezzi, riconoscimento di come avviene la formazione del prezzo e di come i segmenti di agricoltura, commercio e servizi sono distribuiti nella catena del valore e revisione della Pac per far fronte ad una situazione di assoluta straordinarietà, dovuta a fattori strutturali e congiunturali che hanno portato alla mancanza della materia prima sui mercati internazionali, con conseguenti squilibri sui prezzi. E’ quanto ha chiesto il Coordinamento tra le Organizzazioni della Cooperazione Agroalimentare (Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Agci Agrital e Ascat Unci) in occasione dell’incontro voluto dal Ministro De Castro sul tema dei prezzi che si è tenuto oggi a Roma. “Ben vengano in questo momento - ha detto Luciano Sita a nome del Coordinamento tra le Organizzazioni - le misure di medio termine presentate dal ministro De Castro, relative alla conversione di 4 milioni di ettari di superficie destinata al set aside e la proposta di estendere le quote latte che verrà presentata in occasione del Consiglio dei Ministri agricoli dell’Unione Europea, previsto per il prossimo 26 settembre". “Sono misure che possono contribuire a scoraggiare le speculazioni - ha aggiunto Sita - dopo il positivo momento di confronto avuto con le altre parti della filiera”. La Pac richiede degli aggiustamenti che le consentano di adeguarsi ai mutati scenari internazionali, per adesso riguardanti latte e cereali ma che non tarderanno ad interessare altri settori dell’agricoltura come quello zootecnico. “Solo attraverso una corretta analisi è possibile scoprire le difficoltà che la filiera agroalimentare italiana deve affrontare e solo con una revisione della Pac, che finora ha ragionato in termini di esubero, si potranno mettere in atto le misure necessarie ad affrontare i cambiamenti”.