"In Italia possiamo davvero fare a meno degli Ogm? Rispondere a questa domanda con semplici dichiarazioni personali a favore o contro le biotecnologie significa solo non voler prendere coscienza del problema, lasciando che le regole siano dettate solo da pregiudizi".
A parlare è Giulio Gavino Usai, responsabile economico di Assalzoo, l'Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici.

"Lo spunto offerto dall'intervista pubblicata sul Corriere della Sera al ministro Clini - continua Usai - ha sollevato polemiche indignate tra i detrattori degli Ogm, trascurando che nel mondo c'è una ricerca molto sviluppata in materia su cui si lavora da decenni e il dato che la produzione mondiale di molte delle principali varietà agricole – soia, mais, colza, cotone e altre – è in larga misura già oggi di natura geneticamente modificata. Produzioni gm da cui l'Italia, da oltre 16 anni, dipende per una larga fetta dei suoi approvvigionamenti di materie prime agricole dall'estero, in totale sicurezza e accrescendo gli standard di qualità".

Sulla questione Ogm, secondo Usai, sono legittime posizioni personali diverse, ma, a suo parere, non è giustificabile la negazione di un programma di ricerca su vasta scala, che sarebbe l'unico modo serio per avvalorare le posizioni che attualmente appaiono meramente parziali contro gli Ogm. Solamente attraverso la ricerca è, infatti, possibile disporre di evidenze scientifiche utili a stabilire se dalle biotecnologie possono derivare pericoli o opportunità per l'agroalimentare, l'ambiente e per l'economia. Solamente sulla base dei risultati della ricerca si possono operare, secondo Usai, scelte giuste a garanzia della produzione agricola e della salute dei consumatori.

"Invocare il principio di precauzione è giusto quando non se ne fa abuso, visto che si tratta di un principio atto a verificare, sotto il profilo scientifico, la congruità del divieto o la permanenza di condizioni per mantenerlo, estenderlo o abrogarlo. Tutto questo in Italia non avviene, dimenticando che l'agricoltura è un settore strategico per garantire gli approvvigionamenti alimentari al Paese e lo sarà sempre di più in futuro.

In questa situazione non possiamo rischiare di fare scelte sbagliate oggi che potranno costare molto care all'Italia di domani".