"Dopo mesi di silenzio governativo e di tentativi di scaricare sulle regioni il mancato rifinanziamento statale alle associazioni provinciali allevatori che svolgono, voglio ricordarlo, una fondamentale attività pubblica di controlli funzionali sul bestiame per il loro miglioramento genetico, è senz'altro apprezzabile le decisione del nuovo ministro dell'Agricoltura, Saverio Romano. Di ciò desidero dargli atto". 

Così l'assessore all'Agricoltura dell'Emilia Romagna Tiberio Rabboni commenta la decisione del ministro di mettere in campo una disponibilità finanziaria di 25 milioni di euro, rispetto ai 56 necessari, per garantire la continuità del contributo statale consolidato alle Apa, le associazioni provinciali allevatori. 

"E' però indispensabile - continua Rabboni - che il ministro convochi quanto prima un incontro con le regioni e le associazioni allevatori nazionali e regionali per concordare la riorganizzazione delle attività di controllo, sia al fine di contenerne il costo a parità di funzioni svolte, sia per valutare l'eventuale contributo economico delle stesse regioni alla riorganizzazione delle attività. Prima si fa e meglio è per tutti".

Umbria: 'Bene il finanziamento, ma non basta'

"Il reperimento delle risorse per il finanziamento delle attività di miglioramento genetico svolte dalle associazioni degli allevatori, annunciato  dal ministro delle Politiche agricole, rappresenta un primo risultato della strenua azione portata avanti dalle regioni e dagli allevatori per contrastare l'azzeramento dei fondi, ma è ancora insufficiente". 

E' quanto afferma l'assessore all'Agricoltura della regione Umbria, Fernanda Cecchini

"Al ministro, che incontreremo per la prima volta mercoledì 25 maggio - prosegue l'assessore - sottoporremo la richiesta che, oltre al reintegro totale delle risorse statali che sono state azzerate dalla legge finanziaria, il decreto per lo stanziamento di questa prima 'tranche' venga sottoposto all'approvazione della Conferenza Stato-Regioni. Ribadiremo con forza, inoltre, che deve essere il Governo a garantire la copertura finanziaria necessaria per lo svolgimento delle funzioni che le regioni svolgono per conto dello Stato".