Quella di oggi è una riunione decisiva per il futuro della zootecnia da latte del nostro Paese.
Da essa devono uscire precisi e concreti impegni da parte del governo per sostenere l’attività dei produttori italiani che stanno vivendo una fase di grandissima difficoltà, con costi sempre più onerosi e con un prezzo alla stalla non più remunerativo.
Non solo. Anche da parte di Assolatte ci deve essere un'assunzione di responsabilità per fissare e far decollare un adeguato percorso che permetta di arrivare in tempi brevi ad un valido accordo interprofessionale.
E’ quanto sottolineato dalla Cia in vista dell’incontro odierno al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali tra tutta la filiera del settore lattiero-caseario e il ministro Luca Zaia.
Con l’occasione, c’è da rilevare che nel documento predisposto dallo stesso ministro sono state recepite alcune proposte della Cia, anche se altri punti devono essere necessariamente rivisti, soprattutto per quello che concerne i tempi e la concretezza degli interventi che il governo deve sviluppare per garantire alle imprese reali in una fase molto delicata in cui la crisi fa sentire i suoi pesanti effetti.
La Cia rinnova, quindi, l’invito ad un’azione congiunta delle istituzioni a livello nazionale, regionale e comunitario al fine di concentrare sulle imprese le risorse già previste per il settore e quelle nuove necessarie a fronte dell’aggravamento dei problemi per i produttori.
Anche sul fronte dei costi, ricorda la Cia, occorre predisporre, come del resto si afferma nello stesso documento del ministro- interventi straordinari, tra i quali, dilazione del pagamento dei contributi assistenziali, previdenziali e dell’Iva, prevedendo anche strumenti di rateizzazione, l’attivazione di ammortizzatori sociali per i lavoratori del settore e attenuazione degli oneri legati agli adeguamenti alle normative ambientali ed igienico sanitarie.
La Cia evidenzia, inoltre, che nel Tavolo interprofessionale occorre coinvolgere necessariamente tutti gli assessori regionali interessati, proprio per verificare le reali possibilità di dare regole all’attuale mercato del latte e possibilmente giungere a prezzi alla stalla condivisi.