'La battaglia dei produttori di latte per il giusto prezzo alla stalla è la battaglia dei soci delle nostre cooperative e quindi è la nostra battaglia che abbiamo portato avanti e continueremo a farlo senza lesinare energie, senza distrazione alcuna e senza ammiccamenti con la grande industria, come nel caso del recente accordo sul  prezzo raggiunto con la Lactalis, (che importa la stragrande maggioranza del latte lavorato). Il nostro obiettivo è sempre stato quello di tutelare i redditi dei soci delle nostre cooperative e valorizzare il patrimonio lattiero caseario in larga parte rappresentato dalle 700 cooperative di Fedagri-Confcooperative che soltanto alla federazione hanno delegato la propria rappresentanza politica. Si tratta di un sistema economico diffuso su tutto il territorio nazionale, che lavora più del 50% del latte italiano'.
Fedagri-Confcooperative interviene nel dibattito sul raggiungimento di un'intesa sul prezzo del latte pagato ai produttori e lo fa sottolineando come 'non può che condividere l'urgenza di riconoscere un prezzo equo al latte italiano, a fronte dell’aumento esponenziale dei costi di produzione alla stalla'.
'Ci fa piacere questa accresciuta attenzione della Coldiretti sulle nostre cooperative', prosegue Fedagri, 'e il sostegno che intende dare alle politiche di Fedagri, che da sempre è interprete leale degli interessi delle cooperative, come in un recente passato quando non tutti erano in linea con gli interessi dei produttori (vedi il caso della Parmalat e di chi allora sosteneva l’iniziativa per chiamare latte fresco anche il latte microfiltrato)'.