Paola Testori Coggi, direttore generale aggiunto della direzione generale Salute e Consumatori della Commissione Ue ha spiegato al quotidiano Italia Oggi i programmi europei per la revisione delle norme di protezione contro le encefalopatie spongiformi: 'Abbiamo fatto un piano d'azione', ha detto, 'per rivedere le misure in campo per la Bse che intendono modificare le leggi introdotte nel 2001. Dopo l'innalzamento a 30 mesi dell'età dei bovini ai quali è consentito mantenere la colonna vertebrale, l'Europa sta pensando di introdurre alcuni aggiustamenti alle norme anti-Bse. In ordine temporale', spiega la dirigente, 'il primo riguarda la definizione dei livelli di tolleranza per le proteine animali negli alimenti. Oggi c'è una tolleranza zero verso queste proteine. Noi abbiamo intenzione di fissare un limite per tollerare la presenza accidentale nelle farine di origine vegetale di particelle di osso (non trattate) di alcuni animali (roditori o uccelli, dovuta a contaminazione ambientale. Abbiamo poi intenzione di introdure un limite di tolleranza anche per la presenza di proteine trattate di origine animale'.
'Abbiamo un'opinione dell'Efsa', continua la Testori Coggi, 'che ci dice che in caso di quantitativi inferiori allo 0,1% non c'è nessun rischio per la salute animale e umana. La revisione di queste norme avrà luogo solo quando avremo a disposizione, probabilmente entro la fine del 2008, un test di rilevamento che ci permetterà di distinguere che tipo di specie è stata introdotta accidentalmente nelle farine, per capirci: se si tratta di ossa di roditore o di un ruminante. Entrambi i livelli di tolleranza non saranno introdotti quindi prima del 2009'.
Restano comunque alcuni punti fermi, ricorda Paola Testori Coggi: 'il primo è che non si danno farine animali ai bovini, il secondo è che il principio del cannibalismo deve essere rispettato: non si può quindi dare a un suino o a un volatile una farina che proviene da animali della propria specie. Questo principio adottato dal Parlamento Europeo nel 2002 sulla base di considerazioni scientifiche ed etiche e non abbiamo nessuna intenzione di metterlo in discussione'.