A pochi mesi dalla piena entrata in vigore, per il regolamento 2019/1009 sui fertilizzanti si propongono già delle modifiche.

 

Ma questa volta è per una causa sacrosanta: anche per questo settore ci si è accorti che le numerose modifiche di etichettatura imposte dai sempre più frequenti aggiornamenti normativi costituiscono un costo per gli operatori sempre meno sopportabile. Da qui stiamo assistendo all'introduzione dell'etichetta in formato elettronico accessibile mediante lettura di QRCode un po' in tutti i prodotti regolamentati.

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Attualmente essa è prevista per i materiali da costruzione e i dispositivi medici, in discussione abbiamo batterie, detergenti, cosmetici, sostanze chimiche pericolose/miscele e prodotti fitosanitari.

 

I benefici dell'etichetta digitale sono innegabili e molteplici: aggiornamento immediato, possibilità di fare ricerche all'interno del testo, spazio virtualmente infinito, riduzione dei costi, tracciabilità. Gli unici contro sono rappresentati dalla necessità di avere un cellulare a portata di mano ma.. chi non ce l'ha?

 

In cosa consiste la proposta? Vediamo.


Innanzitutto tra le definizioni compare l'articolo 16bis che definisce il nostro codice a barre/QRCode "vettore di dati": "codice a barre lineare, simbolo bidimensionale o altro mezzo di identificazione automatica e raccolta dei dati leggibile da dispositivo".
Poi fornisce la possibilità ai fabbricanti di fornire in formato digitale le informazioni identificative del fertilizzante (es. numero di tipo, numero etc.).
Infine aggiunge al provvedimento tre articoli, 11 bis, 11 ter e 11 quarte, che si occupano delle caratteristiche delle etichette in formato digitale e dei relativi obblighi dei fabbricanti.


In sintesi:

  • In presenza di un imballaggio, se il fertilizzante è destinato agli operatori economici esso può riportare anche il solo codice a barre o il QRCode. Sugli imballaggi destinati ai consumatori finali dovranno invece comparire un insieme limitato di informazioni (ad esempio dosi, periodo e frequenza di applicazione, piante e funghi bersaglio dovranno comunque comparire nell'etichetta fisica)
  • In assenza di imballaggio sia per i prodotti destinati agli operatori economici che ai consumatori finali l'etichetta potrà ovviamente essere anche solamente in formato digitale, sotto forma di un codice a barre e/o QRCode nei documenti di accompagnamento del prodotto.
  • I fabbricanti dovranno assicurare che le informazioni in formato digitale siano accessibili gratuitamente, senza necessità di registrazione e che non si traccino i dati del fruitore. Nel caso di malfunzionamento del sistema chi vende il prodotto dovrà fornire gratuitamente le informazioni in maniera alternativa.

Nell'etichettatura digitale vengono riposte molte speranze sia per il contrasto alla contraffazione che per assicurare la tracciabilità delle materie prime e dei prodotti finiti.

 

Come andrà a finire? I prossimi aggiornamenti su AgroNotizie.

 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

  • Proposta della Commissione Ue per l'etichetta digitale dei fertilizzanti (accessibile anche tramite il QRCode all'inizio dell'articolo)