Scuole sul campo, che insegnano agli agricoltori metodi alternativi di controllo dei parassiti, sono riuscite a eliminare quasi del tutto l'impiego di agrofarmaci tossici in una comunità di coltivatori di cotone del Mali. A renderlo noto è un nuovo studio della Fao pubblicato dalla Royal Society di Londra. Lo studio è stato condotto in due aree - la regione Bla nel Sud del Mali, dove la Fao ha istituito un programma di scuole sul campo nel 2003, e una seconda area, Bougouni, dove il programma non era ancora attivo.

Mentre solo il 34% degli agricoltori di cotone della zona ha partecipato al programma, l'uso di agrofarmaci in tutte le aziende agricole di cotone del Bla - più di 4.300 famiglie - è sceso ben del 92%. Lo studio della Fao ha evidenziato inoltre che l'abbandono dell'uso degli agrofarmaci non ha avuto alcun impatto negativo sui rendimenti.
Nell'area di Bougouni, dove la formazione non ha ancora avuto luogo, non vi è stato invece nessun cambiamento nell'uso degli agrofarmaci rispetto allo stesso periodo di otto anni fa. Questo suggerisce che la conoscenza di metodi alternativi nel controllo dei parassiti è stata diffusa dai partecipanti al programma ad altri agricoltori della zona, elemento che sottolinea il potenziale delle scuole sul campo di agire come catalizzatori per la diffusione di un cambio di pratiche.

Diminuendo l'impiego di sostanze chimiche e passando a "bioagrofarmaci" alternativi, come ad esempio l'estratto dall'albero di neem, i coltivatori nel gruppo di studio Bla hanno ridotto i loro costi medi di produzione. Per di più evitando di applicare più di 47.000 litri di agrofarmaci tossici, i contadini hanno risparmiato quasi mezzo milione di dollari nel periodo preso in esame.  Secondo lo studio della Fao, la formazione degli agricoltori su metodi alternativi di controllo dei parassiti ha dimostrato di essere tre volte più conveniente rispetto all'acquisto e all'utilizzo di agrofarmaci sintetici. Più di 20.000 coltivatori di cotone hanno frequentato le scuole sul campo in Mali.

"Dobbiamo imparare dall'esperienza dei contadini. Una formazione pragmatica, sul campo e basata sulle esigenze degli agricoltori, può e deve svolgere un ruolo fondamentale nel rendere l'agricoltura più forte e più sostenibile", ha affermato il direttore generale della Fao, José Graziano da Silva. "L'intensificazione sostenibile sarà il risultato dell'azione collettiva di milioni di piccoli agricoltori, che attraverso le loro decisioni quotidiane determinano la direzione degli ecosistemi agricoli di tutto il mondo".

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