In questi giorni i Consorzi di difesa delle attività agricole dalle avversità (Condifesa) di Veneto e Friuli Venezia Giulia, sono stati in sopralluogo nell’azienda pilota dimostrativa di Vallevecchia (Caorle, Ve), dove Veneto Agricoltura sta portando avanti diversi progetti sperimentali per testare tecniche innovative efficaci per la difesa del reddito e a basso impatto ambientale, da trasmettere poi alle aziende agricole venete.

Tra i progetti, coordinati da Lorenzo Furla, dirigente del Settore Ricerca, ce n’è uno in corso da quest’anno con il Condifesa Veneto che si pone l’obiettivo di ridurre drasticamente i trattamenti geodisinfestanti nei terreni a seminativo (in particolare mais e colture erbacee) utili su una superficie a coltura molto limitata, riducendo i costi di produzione e l’impatto ambientale senza intaccare minimamente il reddito aziendale.

Il sopralluogo all'azienda Vallevecchia è servito a identificare la migliore  soluzione  mutualistica e assicurativa  a tutela del reddito delle imprese agricole che dal 2014 aderiranno a questo progetto.

Collaborazione Condifesa Veneto – Veneto Agricoltura
Quest’anno il protocollo che coinvolge l’ente regionale e i consorzi vede questi ultimi estendere a titolo sperimentale alle aziende pilota dimostrative di Veneto Agricoltura il “Fondo Diabrotica” anche ad altre avversità parassitarie (elateridi, nottue, fauna selvatica se coerente con l’impostazione originaria del fondo) che sono oggetto di monitoraggio di Veneto Agricoltura.
Il Fondo risarcirà i danni causati da questi parassiti secondo le modalità e nei limiti dei regolamenti in atto.  Tale azione è finalizzata all’estensione, nel 2014, delle modalità sopra descritte agli agricoltori veneti che decideranno di aderire a questo progetto. A investimenti ormai consolidati, il danno economico da insetti è risultato nullo su centinaia di ettari non trattati con geodisinfestanti.