I sintomi, l'evoluzione della patologia, la diagnostica, la sperimentazione e le proposte operative sono al centro del seminario in programma giovedì 9 giugno, in aula magna dell'Istituto agrario di San Michele all'Adige, dalle 9 alle 12.30. L'incontro è organizzato dal Centro trasferimento tecnologico e rivolto ad agricoltori, tecnici ed amministratori.

La moria del melo, chiamata anche 'deperimento' o 'sindrome da stress' sta creando una certa preoccupazione tra i frutticoltori trentini. Un problema complesso, determinato da fattori non ancora ben individuati, che Iasma sta però analizzando con molta attenzione. 

Nel 2010 il fenomeno si è aggravato interessando anche molti frutteti della Valsugana e delle Valli Giudicarie, dopo parecchi anni in cui il fenomeno era presente quasi esclusivamente in Val di Non

La malattia ha colpito oltre ai giovani impianti, anche quelli in piena produzione. La varietà più interessata è risultata la Renetta Canada, seguita da Gala, Golden Delicious, Red Delicious e, in misura minore, da Fuji. 

La sintomatologia che si riscontra è quella tipica dei danni da freddo che si evidenzia a fine inverno con spaccature della corteccia sul fusto, con emissione di linfa. Successivamente in queste spaccature si insediano funghi secondari e batteri e le piante possono essere attaccate da insetti del legno, come il bostrico, che portano a un veloce deperimento della pianta stessa. 

 

Programma:

Moderatore: G. Dallago (Fem-ctt, U. Frutticoltura)

• 9.00 Registrazione partecipanti e apertura dei lavori

• 9.40 Analisi della problematica in Trentino: A. Branz, L. Delaiti, F. Dolzani, M. Prantil (Fem-ctt, U. Frutticoltura)

• 10.00 Attività diagnostica e sperimentazione agronomica 2010 e 2011:  G. Angeli, D. Prodorutti (Fem-ctt, U. Fitoiatria), E. Mescalchin, T. Pantezzi (Fem-ctt, U. Agricoltura sostenibile) 

• 10.30 Analisi della problematica in Piemonte: esperienze: G. Vittone (Creso Ricerca), C. Morone (Servizio fitosanitario regionale)

• 10.50 Pausa

• 11.10 Situazione moria in altre zone frutticole. Valtellina e Alto Adige: P. Culatti (Servizio fitosanitario Regione Lombardia), M. Salvetti (Fond. Fojanini - Sondrio), M. Thalheimer, K. Marshall, Centro sperimentale Laimburg (Bz)

• 11.35 Il caso della Phomopsis. Sviluppi futuri: I. Pertot (Fem-cri, Dipartimento Agroecosistemi sostenibili)

• 11.50 Proposte operative 2011: F. Dolzani, M. Prantil, A. Branz, L. Delaiti (Fem-ctt, U. Frutticoltura)

• 12.00 Discussione

• 12.30 Chiusura lavori