In questi giorni sta arrivando nelle case degli agricoltori trentini il bollettino tecnico dell'Istituto agrario di San Michele all'Adige 'Iasma notizie' che fornisce informazioni e suggerimenti tecnici per fronteggiare il problema Drosophila Suzukii, il moscerino dagli 'occhi rossi' che va ghiotto della polpa di diversi frutti, soprattutto ciliegia, fragola, lampone, mirtillo, mora, albicocca e altri spontanei come sambuco e caprifoglio.

Nel bollettino si forniscono informazioni sulla morfologia, il ciclo biologico, le piante ospiti, i danni, il monitoraggio e la difesa. Oltre al monitoraggio effettuato dai tecnologi in varie zone del Trentino, l'Istituto di San Michele consiglia ai produttori di monitorare anche nei propri appezzamenti la presenza dell'insetto con l'uso di semplici trappole caricate con aceto di mela.

In questo momento lo Iasma è il primo centro in Europa che sta analizzando la problematica in modo approfondito e presso la sede periferica di Vigalzano è attivo un gruppo di studio che coinvolge tecnici e ricercatori. In particolare, il Centro Trasferimento Tecnologico ha avviato un intenso programma di monitoraggio in collaborazione con l'Ufficio fitosanitario della Provincia autonoma di Trento per la mettere a punto efficaci strategie di difesa tradizionali e biologiche e il Centro ricerca innovazione è impegnato a studiare le diverse modalità di comunicazione degli insetti al fine creare nuovi attrattivi in grado di ridurre i danni provocati da questo insetto. Più precisamente, sono in corso infatti indagini per la caratterizzazione sia del linguaggio sessuale della specie sia dei meccanismi che permettono il riconoscimento e l'ovideposizione da parte degli adulti sui frutti delle piante ospiti.