Il dazio per il grano di alta qualità passa da 16,73 euro la tonnellata a zero. Per quanto riguarda la media qualità si scende da 26,73 a 3,49 euro la tonnellata, mentre per la bassa qualità si va da 46,73 a 23,49 euro la tonnellata.
La Commissione - evidenzia la Cia - ha giustificato la riduzione dei dazi con l’aumento dei noli nei porti aumentati di 18,53 euro per tonnellata e del calo del prezzo del grano duro sul mercato Usa, passato da 125 a 121 euro.
“Siamo in presenza di una misura che bisogna assolutamente contrastare. E' un provvedimento che - afferma Politi - arriva in una fase drammatica di mercato, con il grano duro in Italia ormai pagato al di sotto dei prezzi di produzione e con la previsione di una nuova contrazione delle semine a livello nazionale ed europeo. Per questa ragione chiediamo l’intervento immediato del governo italiano e dello stesso Parlamento europeo affinché svolgano un’azione incisiva per far ripristinare i dazi sul grano duro, soprattutto su quello di buona qualità. La totale eliminazione di questo dazio, infatti, umilierebbe ulteriormente i produttori che hanno investito molto in qualità e ricerca”.
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