Sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea L353 del 31 Dicembre scorso è stato pubblicato il Regolamento 1272/2008 del 16 dicembre 2008 che, abrogando le direttive 67/548 (classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose) e 1999/45 (classificazione ed etichettatura dei preparati), introdurrà in Europa il sistema di classificazione GHS (Globally Harmonized System) delle sostanze e dei preparati pericolosi. Il sistema, come suggerisce l'acronimo, ha l'ambizioso obiettivo di armonizzare a livello mondiale le regolamentazioni in materia, facilitando ulteriormente la libera circolazione delle merci. Le prime conseguenze dell'applicazione di questo provvedimento si vedranno nel 2010 e l'abbandono completo del vecchio sistema avverrà nel 2015. Gli Stati membri che lo vorranno potranno tuttavia anticipare l'applicazione del regolamento prima delle scadenze fissate.
Abbiamo scorso il provvedimento di oltre 1000 pagine. Ecco le prime impressioni.
In questo articolo:

 

Cosa è il GHS
Un sistema pensato dalle Nazioni Unite per rendere unica e a livello mondiale la classificazione e l'etichettatura per la manipolazione e l'uso delle sostanze pericolose e delle loro miscele (chiamate preparati dalla normativa attuale). In europa verrà applicato assieme al REACH.
 
Storia del GHS
Nel 1990 l'ILO (Organizzazione Mondiale del Lavoro – agenzia dell'ONU per promuovere la sicurezza nel luogo di lavoro) ha adottato una convenzione (C170) e una raccomandazione (R177) sull'armonizzazione dei sistemi di classificazione e di etichettatura delle sostanze chimiche per l'uso nell'ambiente di lavoro. Nel 1992 la conferenza ONU sull'ambiente e lo sviluppo ha individuato sei aree programmatiche sulle quali indirizzare gli sforzi nazionali ed internazionali per una migliore gestione ambientale delle sostanze chimiche:
  1. Espansione ed accelerazione della valutazione del rischio chimico a livello internazionale;
  2. Armonizzazione della classificazione e dell'etichettatura delle sostanze chimiche;

  3. Scambio di informazioni sul rischio tossicologico e chimico

  4. Instaurazione di programmi di riduzione del rischio;

  5. Rafforzamento delle potenzialità nazionali per la gestione delle sostanze chimiche;

  6. Prevenzione del traffico internazionale illegale di prodotti pericolosi.

Durante questa conferenza è stato dato mandato a varie organizzazioni in ambito ONU di mettere a punto un sistema armonizzato di classificazione ed etichettatura dei prodotti chimici dopo aver analizzato le principali normative nazionali in vigore. Questa analisi ha selezionato quattro sistemi di classificazione “maggiori”, che sono alla base dell'attuale GHS:
  1. Regolamentazione USA da applicarsi nel luogo di lavoro, per i consumatori e per gli antiparassitari;

  2. Regolamentazione Canadese da applicarsi nel luogo di lavoro, per i consumatori e per gli antiparassitari;

  3. Direttive dell'Unione Europea per la classificazione e l'etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi;

  4. Regolamentazione delle Nazioni Unite per il trasporto delle merci pericolose.

Oltre a questi quattro sistemi principali, le commissioni hanno tenuto conto anche di altri sistemi minori (ad esempio: Giappone).
 
Dopo la ricognizione delle normative in vigore, la stesura del GHS è stata affidata a tre gruppi di lavoro:
  • UN Sub-Committee of Experts on the Transport of Dangerous Goods (UNSCETDG): per le proprietà fisiche delle sostanze;

  • OECD: per i pericoli tossicologici e ambientali

  • ILO: per la “comunicazione del pericolo” (etichette e schede di sicurezza).

La stesura e la finalizzazione del lavoro è stata condotta dal Gruppo di coordinamento per l'armonizzazione dei sistemi di classificazione dei prodotti chimici (CG/HCCS) sotto l'ombrello del Programma Inter-organizzazionale1 per la corretta gestione dei prodotti chimici (IOMC). Una volta completato, nel 2001, la IOMC ha consegnato il lavoro ad un comitato ad hoc, l'ennesimo: United Nations Economic and Social Council's Sub-Committee of Experts on the Globally Harmonized System of Classification and Labelling of Chemicals (UNSCEGHS) (in poche parole “sottocomitato GHS”), che lo sta sviluppando in tutti gli aspetti. Il GHS è stato formalmente adottato nel dicembre del 2002 e attualmente siamo alla seconda edizione rivista, adottata nel 2006 e pubblicata nel 2007. Secondo i piani dell'ONU il sistema avrebbe dovuto essere pienamente operativo a livello mondiale entro la fine del 2008, previsione ampiamente disattesa.
 
Il GHS e l'attuale normativa
 
Cosa non cambia
La classificazione delle sostanze e dei preparati (anzi: miscele) prenderà in considerazione le loro proprietà intrinseche, come avviene adesso. Tutti gli anacronismi dell'attuale sistema non verranno quindi eliminati. Non si introducono nuove metodiche di studio: non sarà quindi necessario ripetere nemmeno un esperimento. Purtroppo le cose che non cambiano finiscono qui.
 
Cosa cambia
Pochi ma eloquenti esempi.
Simboli e definizioni di pericolo. Innanzitutto tutti i simboli saranno racchiusi in una cornice a losanga (sul tipo di quelli attualmente utilizzati per l'etichettatura del trasporto) anziché rettangolare, il teschio rimarrà, sparirà la croce di S. Andrea, sostituita dal punto esclamativo, forse più intuitivo. Non vi sarà più la definizione “molto tossico”, sostituita da “letale”. I simboli di avviso dei pericoli derivati dalle caratteristiche chimico-fisiche e ambientali rimarranno invariati: infiammabile, comburente, esplosivo e pericoloso per l'ambiente sono già inequivocabilmente chiari. Novità assoluta è l'inquietante simbolo denominato “Pericolo per la salute” (utilizzato nell'introduzione di questo articolo) che caratterizza i prodotti sensibilizzanti, mutageni, cancerogeni, tossici per la riproduzione, “tossici sugli organi bersaglio per esposizione singola e ripetuta” o pericolosi in caso di aspirazione. I prodotti con queste caratteristiche non erano mai stati contrassegnati da un loro simbolo specifico, ma la loro pericolosità era evidenziata dalle frasi di rischio in associazione con i simboli tradizionali “tossico” o “nocivo”.
Le nuove soglie di tossicità acuta (e non solo): si torna alle classi (anzi: categorie). La rivoluzione copernicana che in Italia nel 1995 ha rimosso il riferimento alle classi, sostituite completamente dai simboli di pericolo, verrà completamente smantellata dal GHS, che reintrodurrà l'effettivamente intuitiva categorizzazione numerica dei livelli di pericolo, suddividendo in cinque categorie l'intervallo attualmente ripartito tra nocivo, tossico e molto tossico. Nessuna delle nuove categorie combacerà con le attuali: i prodotti attualmente nocivi saranno un po' in categoria 3 e un po' in categoria 4, la categoria 3 comprenderà un po' di prodotti nocivi e un po' di prodotti tossici, e via complicando. I prodotti con DL50 compresa tra 2000 e 5000 mg/kg, attualmente non classificati, saranno invece nella categoria 5 del GHS, mentre un prodotto potrà vantarsi di essere “non pericoloso” solo se avrà una DL50 superiore a 5000 mg/kg.
Il “rompicapo” è dettagliato in tabella 1.
 
Dalle frasi di rischio agli Indicatori di pericolo (“Hazard statements”). Alle frasi di rischio dell'attuale sistema corrispondono un circa equivalente numero di cosiddetti “Indicatori di pericolo” (“Hazard statements”) con codice a tre cifre (ad esempio: H201: Pericolo di esplosione di massa) e i consigli di prudenza sono suddivisi in quattro tipologie: Prevenzione (ad esempio P264 Lavare accuratamente con... dopo l'uso), Reazione (ad esempio P301: In caso d'ingestione: ….), Conservazione (ad esempio P405: conservare sotto chiave) e Smaltimento (ad esempio P501: Smaltire il prodotto/recipiente in...).

Tabella 1. Esempio di confronto tra le soglie (CUT-OFF) di tossicità acuta orale dell'attuale sistema e quelle del GHS.

Classificazione EU

DL50 (mg/kg)

Classificazione GHS/CLP

T+ Molto tossico

0 - 5

Categoria 1

5-25

Categoria 2

T Tossico

25-50

50-200

Categoria 3

Nocivo

200-300

300-2000

Categoria 4

Non classificato

2000-5000

Categoria 5

>5000

Non classificato

Classificazione delle miscele. E ora veniamo alla parte più interessante, dove il nuovo sistema si fa perdonare la sua maggiore complessità garantendo un ventaglio di possibilità non previste dall'attuale, anche se spesso pragmaticamente consentite dalle autorità, tra le quali la possibilità di classificare una miscela contenente componenti a tossicità ignota. Ad esempio volendo classificare una miscela per la sua tossicità acuta orale, avremo le seguenti possibilità:
 

Disponibilità di:

 

Procedura

Attualmente possibile?

Studio sulla miscela

Classificazione in base ai risultati dello studio

Oppure

 

 

 

Studi su miscele simili

Utilizzo dei “principi ponte”:

Diluizione

Concentrazione di miscele altamente pericolose

Interpolazione

“Miscele sostanzialmente simili”

Ufficialmente no, ma possibili caso per caso

Oppure

 

 

 

Studi per tutti i componenti

Calcolo della tossicità della miscela in base alla tossicità dei componenti rilevanti2 ponderata per la loro concentrazione

Sì, ma con metodo di calcolo diverso

Oppure

 

 

 

Informazioni dalle quali si può estrapolare la tossicità di tutti i componenti mediante farmacocinetica o farmacodinamica, studi epidemiologici, etc.

Calcolo della tossicità della miscela in base alla tossicità dei componenti rilevanti ponderata per la loro concentrazione

Ufficialmente no, ma possibili caso per caso

Oppure

 

 

 

Studi per almeno il 90% dei componenti

Calcolo della tossicità della miscela in base alla tossicità dei componenti rilevanti ponderata per la loro concentrazione. In pratica i componenti ignoti vengono considerati come inerti. Nell'etichettatura si precisa la percentuale di componenti noti

No

Oppure

 

 

 

Studi per meno del 90% dei componenti

Classificazione ancora possibile solo sulla percentuale di componenti a tossicità nota. I componenti a tossicità ignota non vengono considerati come inerti.

No

 

Nei prossimi articoli cercheremo di fare qualche esempio pratico.
 
Per saperne di più. Ecco alcuni siti di interesse per il GHS.
 
 
1Il termine italiano è terribile: si accettano suggerimenti di traduzioni alternative
2 Componenti nelle categorie 1-4 del GHS.