Il termine ultimo inizialmente preventivato per la fine del processo di revisione europea (luglio 2003) si sta avvicinando rapidamente e la commissione ha varato il provvedimento (Regolamento 1112/2002/CE, pubblicato sulla GUCE L168 del 27 giugno 2002) che prevede il riesame tossicologico e ambientale per i principi attivi che non erano stati compresi nelle precedenti fasi: prodotti di origine naturale (feromoni, fitoregolatori come le gibberelline, etc.), prodotti microbiologici (Bacillus thuringiensis e altri), prodotti di normale utilizzo (olio minerale, zolfo, etc.).
Tra i principi attivi oggetto di questa fase di revisione sono annoverati prodotti di utilizzo in agricoltura biologica come gli estratti vegetali, la polvere di roccia, silicati di sodio e potassio, saponi etc., che avranno una grossa opportunità per uscire dall'ambito ristretto in cui venivano tradizionalmente annoverati ed essere considerati prodotti fitosanitari a tutti gli effetti, al pari delle ultime molecole di sintesi.
La Commissione ha predisposto infatti una procedura semplificata di notifica per quelle sostanze ad attività fitosanitaria per le quali è ormai assodata la sicurezza per l'uomo e l'ambiente: sostanze autorizzate come additivi alimentari, estratti vegetali, prodotti di origine animale, sostanze utilizzate solamente come esche (ad esempio i feromoni).
Per i prodotti microbiologici non è prevista invece alcuna agevolazione nella documentazione tossicologica e ambientale che dovrà permettere agli esperti dei singoli paesi membri di decidere la loro compatibilità con gli elevatissimi standards europei di sicurezza.
Esiste quindi una oggettiva opportunità per tutte quelle aziende commerciali e formulatrici le quali potranno, con investimenti tutto sommato limitati, unirsi alle grandi multinazionali diventando titolari di principi attivi autorizzati a livello europeo e mantenendo la loro competitività a livello globale.
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Fonte: Agronotizie