Il ministro dell'Energia Nelson Hubner ha comunicato che dal 1° gennaio 2008 in Brasile è obbligatorio introdurre nella miscela che costituisce il gasolio, almeno il 2% di biodiesel. Il provvedimento è finalizzato ad avere un'alternativa energetica che accresca il mercato delle rinnovabili. 'Il grande vantaggio per il paese è di avere un carburante alternativo che aiuti la riduzione di anidride carbonica e quindi l'inquinamento', ha spiegato il ministro Hubner. Tutte le stazioni di rifornimento saranno tenute pertanto ad offrire diesel, contenente almeno il 2% di olio vegetale, esprimendo la fiducia che ci sarà a disposizione biocarburante sufficiente a soddisfare la richiesta, nonostante alcuni potenziali problemi di prima consegna in aree remote del paese. Per soddisfare la domanda saranno necessari 800 milioni di litri di biodiesel l'anno. Ad oggi il Brasile conta 44 impianti autorizzati dalla National Petroleum Agency (Anp), più 17 che entreranno in funzione entro la fine del 2008. 'Il Brasile' - ha rassicurato Hubner - 'ha già la capacità di produrre più di tre volte questo importo'.
Già leader mondiale nel campo dei carburanti alternativi, prodotti da soia, semi di ricino, di girasole e olio di palma, il Brasile prevede di aumentare lentamente la percentuale di miscela di biodiesel al 5% dal 2013. Gli ambientalisti, nonostante a favore dei biocarburanti come alternativa pulita ai combustibili fossili, hanno manifestato una certa preoccupazione nei confronti di una possibile accelerazione di disboscamento della foresta pluviale.