L’Italia rappresenta in Europa il principale produttore di pere con circa 755.000 t previste per il 2008. Per il nostro Paese la coltura del pero rappresenta un punto di forza del mercato visto il forte legame che la unisce al territorio, con produzioni di elevato valore qualitativo e commerciale. L’importanza delle pere emerge inoltre dalla distribuzione della coltura a livello nazionale, infatti il 64,5 % della produzione italiana deriva dalla sola Emilia-Romagna.
Questo l'intervento di V. Ancarani, Dipartimento di Colture arboree dell'Università di Bologna e di M. Castagnoli, Cra-Unità di ricerca per la frutticoltura di Forlì nell'ambito del convegno su "Innovazione varietale del melo e del pero" che si è tenuto a Ferrara e che ha preso spunto dalla presentazione dei risultati conseguiti dal gruppo di lavoro mele/ pere del Cra Mipaaf.

Rispetto ad altre specie il pero presenta una stabilità varietale molto forte con cultivar di antica origine, pere ben caratterizzate, conosciute ed affermate dai consumatori. Circa l’80% della produzione è dato da cinque sole varietà, in particolare Abate Fétel (35,1%), William (21,2%), Conference (13,8%), Coscia (6,9%) e Kaiser (6,4%). Negli ultimi anni la cultivar Abate Fétel ha incrementato notevolmente la propria importanza, divenendo la prima varietà italiana con circa 324.000 t prodotte nel 2007. La produzione di Abate Fétel è concentrata in Emilia-Romagna dove rappresenta il 42,2% delle pere.
 
Il limitato numero di varietà oggi coltivate pone il problema di un calendario di raccolta e maturazione contenuto in un paio di mesi. In pratica si comincia con Coscia a fine luglio, nelle regioni meridionali, e con William ai primi di agosto al Nord; circa 15-20 giorni dopo il calendario riprende con le varietà autunnali Conference, Abate Fétel, Decana del Comizio e termina a metà-fine settembre con Kaiser ed un piccolo residuo di Passa Crassana. Appare evidente la necessità di ampliare tale calendario in particolare nel periodo estivo (prima-seconda decade di luglio) ed invernale (fine settembre – ottobre).
 
Negli ultimi anni si sono affacciate sul panorama varietale del pero alcune nuove varietà, introdotte nel circuito di valutazione del Progetto “Liste di orientamento varietale in frutticoltura” del Mipaaf, ed inserite nella Lista delle varietà giudicate positivamente, che cercano di occupare questi spazi. Tra queste la più interessante è sicuramente Carmen*, varietà italiana a maturazione precoce (II decade di luglio), di bell’aspetto e buona pezzatura, con polpa quasi croccante di buona qualità e dotata di buona tenuta di maturazione. Nell’ultimo anno sono stati prodotti oltre 252.000 astoni certificati di Carmen* nei vivai dell’Emilia-Romagna. Altra varietà introdotta recentemente è Boheme*, a maturazione precocissima (I decade di luglio), anch’essa ottenuta dal Cra-Unità di ricerca per la frutticoltura di Forlì, interessante per le buone caratteristiche di consistenza e sapore oltre che per la tolleranza al colpo di fuoco batterico, pur presentando il difetto di una limitata serbevolezza.

Attualmente sono 22 i genotipi provenienti dai programmi di breeding italiani ed esteri oggetto di valutazione dalle sette Unità operative che si occupano del pero. Tra le varietà in fase di valutazione più avanzata e promettenti vanno citate Aida* e Angelys®. La prima, a maturazione estiva (circa 15 giorni dopo William), è tollerante al colpo di fuoco batterico e presenta frutti di bell’aspetto, di grossa pezzatura e buona qualità, buona e costante produttività; risulta però disaffine per l’innesto su cotogno.
Angelys® rappresenta la principale novità per il periodo invernale (si raccoglie a fine settembre) ed è caratterizzata da frutti grossi di un bel colore uniforme bronzato e di ottima qualità organolettica (polpa fondente, succosa, aromatica ed elevato grado zuccherino), con buona capacità di conservazione frigorifera oltre i 3-4 mesi.

Tra le altre varietà in valutazione si possono citare le nuove cultivar canadesi della serie Harrow tolleranti al colpo di fuoco batterico. Harrow Gold* matura a fine luglio e presenta frutti di media pezzatura, turbinati e di buon sapore; Harrow Delicious* matura qualche giorno dopo William, con pere William simili, gialle, polpa compatta molto succosa, aromatica e di buon sapore; Harrow Crisp* matura a fine agosto, i frutti sono di buona pezzatura, arrossati di bell’aspetto, polpa molto compatta e mediocre qualità.
Interessanti sono anche alcune varietà provenienti dal programma tedesco di Pillnitz. Isolda®, precoce (seconda decade di luglio), pere di bell’aspetto, di discreta qualità e buona serbevolezza; Hortensia®, a maturazione autunnale, frutti di media pezzatura contraddistinti da un colore rosso brillante molto attraente; Uta®, invernale (fine settembre-ottobre), pere di pezzatura medio-grossa completamente bronzate, Kaiser simili e discreta qualità gustativa
Suscitano inoltre interesse alcune nuove pere in corso di osservazione: Sweet Sensation, mutante rosso di Decana del Comizio con vigoria di molto inferiore al genitore, ed Elliot* Selena® varietà americana resistente al fire blight, caratterizzata da frutti piriformi, di media pezzatura a maturazione autunnale e buona qualità organolettica.