Grande successo per la trentunesima edizione delle Giornate Fitopatologiche che si sono tenute a San Lazzaro di Savena, presso il Centro Congressi dell'Hotel Unahotel, la scorsa settimana, dal 12 al 15 marzo 2024.
L'evento, che si è finalmente tenuto esclusivamente in presenza, ha visto oltre 550 partecipanti, tra cui tanti giovani, la presentazione di oltre un centinaio di lavori, riportati negli atti, attraverso una sessantina di relatori e un programma convegnistico finalizzato all'esame delle principali problematiche del settore.
Tutte le relazioni presentate saranno disponibili sul sito delle Giornate Fitopatologiche così come la registrazione dell'intero evento.
Tutte le novità di questa edizione
Le Giornate Fitopatologiche sono state una grande opportunità per l'aggiornamento di tutti i tecnici del settore, con una panoramica a 360 gradi delle tematiche fitosanitarie attraverso:
- l'esame di alcune soluzioni che stanno aprendo interessanti nuove opportunità nella difesa delle piante quali Rnai e peptidi;
- la sintesi dei bilanci fitosanitari degli ultimi due anni sulle avversità animali e sulle malattie che hanno afflitto le principali colture italiane (melo, pero, pesco, albicocco, susino, ciliegio, vite, uva da tavola, olivo, arancio, limone, mandarino, pomodoro, patata, mais e frumento);
- il punto sulla resistenza ai prodotti fitosanitari dei fitofagi, delle malattie e delle infestanti;
- due report sulle principali problematiche emerse in un recente convegno internazionale su flavescenza dorata e scafoideo;
- un report su quanto emerso in un recente convegno sull'afide lanigero del melo che si è tenuto lo scorso autunno a San Michele all'Adige;
- relazioni di approfondimento su importanti avversità che sono state particolarmente problematiche nell'ultimo biennio quali le cocciniglie e le tignole della vite e le malattie fungine provocate dal genere Colletotrichum su agrumi, olivo e melo;
- un approfondimento sui mezzi innovativi nella difesa dai nematodi;
- un approfondimento su come in Germania stanno favorendo l'applicazione dei droni per l'esecuzione dei trattamenti fitosanitari;
- i risultati di uno studio per l'impiego di impianti fissi per la distribuzione dei prodotti fitosanitari;
- lo stato di avanzamento dei processi di revisione da parte dell'Unione Europea di zolfo e prodotti rameici.
Nel corso delle Giornate Fitopatologiche sono stati presentati per la prima volta in Italia quattro nuovi prodotti:
- Dimpropyridaz: nuovo principio attivo con meccanismo d'azione innovativo per il controllo degli insetti ad apparato boccale pungente succhiante;
- un nuovo bioinsetticida a base di peptidi (GS-omega/kappa-Hxtx-Hv1a) per la gestione dei lepidotteri fitofagi su pomodoro, vite e melo;
- un nuovo impiego del feromone sessuale z-7-tetradecenale in formulazione aerosol (Ae) per la confusione sessuale di Prays oleae;
- Mandestrobin: nuovo fungicida per il controllo della Monilinia delle drupacee.
Un'occasione di confronto e allineamento per tutti gli esperti del settore
Oltre alle relazioni tecnico scientifiche le Giornate Fitopatologiche sono state caratterizzate da due tavole rotonde.
Una ha riguardato le tecniche agronomiche da utilizzare per contrastare e gestire le resistenze delle infestanti ai diserbanti.
Mentre la seconda, che si è tenuta in apertura delle Giornate, dopo un approfondimento sull'evoluzione del quadro normativo sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ha offerto l'occasione a tutte le componenti che interagiscono nel sistema fitosanitario di proporre idee e soluzioni per rilanciare il raggiungimento degli obiettivi delineati dal programma Farm to Fork.
La "rivoluzione dei trattori" ha suggerito all'Ue di ritirare la proposta di Regolamento sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari che era stata caratterizzata da ipotesi particolarmente negative per il futuro dell'agricoltura europea, con forti penalizzazioni nell'uso dei prodotti fitosanitari nelle aree protette e con una fantomatica riduzione in Italia del 62% dei prodotti fitosanitari.
Soluzioni al momento accantonate.
In questo contesto, fermi restando gli obiettivi del Green Deal, c'era quindi la possibilità di affrontare l'argomento in totale serenità, in attesa che la nuova Commissione e il nuovo Parlamento Europeo che usciranno dalle prossime elezioni riaffrontino nuovamente il tema.
Circa una ventina gli interventi da parte delle istituzioni, di rappresentanti del mondo della ricerca e del mondo accademico, delle società scientifiche, dei produttori e dei distributori dei prodotti fitosanitari, dei produttori agricoli e degli ordini professionali.
Non semplice la ricostruzione dei diversi interventi. Complessivamente si possono trarre alcune idee e proposte su cui condurre ulteriori riflessioni.
Innanzitutto, è emersa una sostanziale condivisione degli obiettivi strategici che il nuovo regolamento proponeva, ma era del tutto non condiviso il percorso con il quale l'Ue intendeva raggiungere tali obiettivi; un percorso che vedeva un approccio colpevolistico nei confronti dell'agricoltura a cui si prevedeva di imporre limitazioni e controlli. Unanime la proposta che il nuovo regolamento diventi quindi un'opportunità per gli agricoltori e non una lista di obblighi e penalizzazioni. Questo nuovo percorso dovrebbe quindi partire da una rimodulazione intelligente e praticabile degli obiettivi con uno studio preliminare sull'impatto che questi determinerebbero sul sistema agricolo e che sia rispettoso degli agricoltori e dei valori riposti nel sistema agricolo comunitario, che non può certo rinunciare al proprio ruolo per demandare le produzioni agricole, indispensabili per l'alimentazione dei propri cittadini, alle agricolture dei Paesi Terzi.
Le richieste per l'Europa
In questo percorso di progressiva ottimizzazione nell'impiego dei prodotti fitosanitari dovrebbero quindi essere considerati e sostenuti dall'Ue vari aspetti:
- in mancanza di soluzioni alternative non si dovranno imporre limitazioni frutto di alchimie prive di fondamento con il ricorso a strumenti di valutazione, come gli attuali indicatori armonizzati, del tutto teorici, anacronistici e fuori dalla realtà;
- sostenere la ricerca di settore;
- incentivare soluzioni tecniche e prodotti innovativi a basso impatto ambientale in grado di sostituire progressivamente i prodotti più pericolosi;
- mettere a disposizione dell'industria di settore percorsi registrativi più semplificati per i prodotti biologici;
- sostenere la valorizzazione e l'impiego di soluzioni alternative ai prodotti fitosanitari, quali il ricorso a varietà resistenti e l'applicazione di equilibrate pratiche agronomiche;
- favorire lo sviluppo e la messa a disposizione alle aziende agricole di modelli previsionali sullo sviluppo dei parassiti oltre a reti di monitoraggio;
- favorire lo sviluppo delle tecniche previste dall'agricoltura di precisione e di soluzioni informatiche adeguate a supportare il lavoro delle aziende e dei tecnici;
- favorire l'interscambiabilità dei dati da parte dei supporti informatici che vengono utilizzati nel settore;
- favorire, e non imporre con oneri a carico delle aziende agricole, l'assistenza tecnica alle aziende nell'applicazione di soluzioni avanzate nella difesa fitosanitaria.
Sostenuta dagli Ordini Professionali la ricettazione dei prodotti fitosanitari da parte di figure professionali riconosciute.
Unanime anche la critica nei confronti della sostanziale mancanza da parte dell'Ue di prevedere risorse finanziare specifiche da destinare in maniera vincolante al settore. Il generico richiamo al fatto che tutti gli interventi a favore della sostenibilità della difesa fitosanitaria dovranno trovare spazio nella Pac, finisce per lasciare solo il settore, impossibilitato ad adattare le proprie esigenze ai vincoli e alle impostazioni burocratiche e formali previste dalla Pac stessa.
Queste alcune delle idee da mettere a disposizione delle nostre istituzioni che già nei prossimi mesi dovranno riprendere la discussione a livello comunitario sugli interventi da adottare per raggiungere gli obiettivi previsti dal Green Deal e dal Farm to Fork.
A conclusione di questa trentunesima edizione delle Giornate Fitopatologiche da evidenziare che il professore Agostino Brunelli ha annunciato il passaggio delle consegne della loro conduzione alla professoressa Marina Collina, a cui vanno le felicitazioni e l'augurio che riesca a dare continuità all'evento di riferimento di un settore vivace, in grande evoluzione e strategico per il futuro della nostra agricoltura.