La visita si è aperta con l'osservazione di un impianto di 6 anni in cui sono presenti le nuove cultivar Early BiGi, Sweet Early, Early Star, LaLa Star, Blaze Star, Black Star e Grace Star a confronto con varietà testimone quali Burlat, Celeste, Giorgia, Sylvia, Lapins e Sweet Heart su diversi portinnesti: Colt, MaxMA 14, CAB 6P e Gisela 5.
Dal confronto spiccano per l'elevata produttività cultivar come LaLa Star, Blaze Star e Grace Star, quest'ultima molto valida anche sul piano della dimensione e della qualità dei frutti. Giorgia e Lapins confermano la loro affidabilità. Early BiGi sembra anticipare Sweet Early solo in occasione del primo stacco.
Tra i portinnesti, il CAB 6P pare offrire i migliori risultati, mentre, soprattutto in combinazione con varietà poco vigorose, il Gisela non sembra indurre buone performance: le piante stentano visibilmente a crescere. Ottima, invece, la combinazione Early Star/Gisela, tanto da risultare tra quelle più richieste nei nuovi impianti ad alta densità.
La visita è proseguita con un sopralluogo al campo sperimentale-dimostrativo dove sono presenti quasi ottanta cultivar di ciliegio su tre portinnesti: Colt, MaxMa 14 e Gisela 6. Qui si sono potute visionare le performance di nuove intersanti varietà come le ungheresi Vera e Carmen, le californiane Brooks e Prime Giant (Giant Red), la canadese Samba e molte altre ancora.
La visita ha fornito anche l'occasione per ribadire l'importanza della tecnica di potatura nei confronti del raggiungimento di elevati standard produttivi e qualitativi.
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Fonte: Crpv