La vite per uva da tavola è da sempre una coltura ad alto reddito. Il ricco assortimento varietale e l'ampio calendario di raccolta permettono di raggiungere la grande distribuzione organizzata in periodi strategici che risultano molto remunerativi per i produttori.

 

La diversa destinazione d'uso rispetto all'uva da vino implica pratiche agronomiche differenti, finalizzate all'ottenimento di grappoli ben formati con acini omogenei per pezzatura e colore, buona croccantezza ed elevato grado Brix. La coltivazione si diversifica da quella destinata alla vinificazione per:

  • le varietà coltivate;
  • i sesti d'impianto;
  • le forme di allevamento (quelle a tendone sono le più diffuse nel centro sud Italia);
  • i sistemi colturali, spesso caratterizzati da strutture protettive;
  • l'epoca di raccolta;
  • i sistemi irrigui.

 

La forma di allevamento a tendone è tipica della viticoltura per uva da tavola ed è diffusa soprattutto nel centro sud Italia

La forma di allevamento a tendone è tipica della viticoltura per uva da tavola ed è diffusa soprattutto nel centro sud Italia
(Fonte foto: Irritec)

 

Irrigazione a goccia dell'uva da tavola

Nelle coltivazioni di uva da tavola, l'irrigazione non è solo una pratica "di soccorso" ma un intervento fondamentale per la riuscita ottimale del raccolto. I fabbisogni idrici stagionali, di fatti, variano mediamente tra i 2mila e i 4mila metri cubi a ettaro in funzione delle caratteristiche pedoclimatiche del sito e della precocità o tardività della cultivar.

 

I sistemi irrigui più diffusi tra le viti per uva da tavola usano tubi e gocciolatori on-line o ali gocciolanti in-line (superficiali o interrate). In più, sistemi di filtrazione preservano gli impianti da potenziali occlusioni e ne allungano la vita utile mantenendone inalterate le performance.

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Gocciolatori on-line vs in-line 

Si possono usare 1 o 2 gocciolatori on-line "a sigaro" per pianta che assicurano portate orarie di 8 o 16 litri, sono ispezionabili e installati su tubi agganciati al tendone in corrispondenza della fila o dell'interfila. In alcuni areali, si preferiscono gocciolatori non ispezionabili con funzione autocompensante che assicurano una distribuzione più precisa e uniforme delle portate entro un determinato range di pressione.

 

I gocciolatori on-line iDrop PC di Irritec, ad esempio, vantano un range di autocompensazione tra 0,5 e 4 bar e sono ideali per topografie irregolari o filari molto lunghi. Possiedono anche un'uscita standard o multifunzione che, attraverso un microtubo, permette di indirizzare l'acqua dove necessario. 

 

Il sistema iDrop PC è particolarmente adatto per terreni con forte pendenza e per colture con frequenti cicli di fertirrigazione

Il sistema iDrop PC è particolarmente adatto per terreni con forte pendenza e per colture con frequenti cicli di fertirrigazione

(Fonte foto: Irritec)

 

In alternativa, ci sono le ali gocciolanti con gocciolatori in-line poggiate al suolo o installate sul tendone. La legatura delle ali sopra i grappoli presenta diverse criticità e richiede grande attenzione in fase di progettazione per evitare la bagnatura di foglie e frutti che favorisce lo sviluppo di malattie fungine. L'obiettivo di chi progetta l'impianto dev'essere sempre la creazione di una striscia umida continua sul terreno che avvantaggi l'apparato radicale delle viti.

 

A tale scopo, Irritec propone ali gocciolanti normali (Junior o Tandem) o autocompensanti (Multibar F o Multibar C), con spaziature e portate specifiche in base alle disponibilità idriche aziendali e alle caratteristiche pedologiche del vigneto.

 

Multibar C è un’ala gocciolante autocompensante ideale per installazioni in aree con notevoli dislivelli di terreno

Multibar C è un’ala gocciolante autocompensante ideale per installazioni in aree con notevoli dislivelli di terreno

(Fonte foto: Irritec)

 

Subirrigazione = maggiore efficienza

La vite per uva da tavola è gestibile anche con la subirrigazione, cioè con ali gocciolanti interrate che non vengono intaccate da macchine e operatori o da roditori e insetti terricoli. In questo caso, Irritec consiglia l'ala Multibar C con gocciolatore cilindrico autocompensante nella versione Rootguard che evita potenziali occlusioni per intrusione radicale.

 

La subirrigazione, se ben fatta, permette il raggiungimento di elevate efficienze irrigue con vantaggi come il risparmio di acqua e fertilizzanti, la ridotta crescita di infestanti e le minori perdite per evaporazione e scorrimento superficiale.

 

La tecnologia Rootguard delle ali Multibar C distribuisce l’acqua evitando l’occlusione dei gocciolatori da parte delle radici

La tecnologia Rootguard delle ali Multibar C distribuisce l’acqua evitando l’occlusione dei gocciolatori da parte delle radici
(Fonte foto: Irritec)

Uva da tavola fuori suolo

Oltre ai classici impianti a tendone, si stanno diffondendo nuovi sistemi fuori suolo che mirano ad aumentare le rese produttive limitando al contempo l'uso di manodopera, acqua e fertilizzanti.

 

Da alcuni anni Irritec fa ricerca su coltivazioni fuori suolo dove occorre gestire l'irrigazione con interventi brevi e frequenti, arrivando a 12-15 erogazioni giornaliere nei mesi di maggiore richiesta evapotraspirativa. In questi casi, servono impianti irrigui ad hoc che tengano conto anche delle caratteristiche chimico-fisiche del substrato di coltivazione e della dimensione dei vasi per distribuire in modo preciso acqua e concime.

 

La fertirrigazione è d'obbligo

Le coltivazioni fuori suolo necessitano anche di sistemi di fertirrigazione in grado di soddisfare le esigenze delle viti nelle diverse fasi e di monitorare sia il pH sia la conducibilità elettrica (EC) dell'acqua per rendere sempre disponibili i nutrienti somministrati.

 

Indicato per la viticoltura fuorisuolo, Irritec Shaker Set è installabile in linea o in bypass (per portate maggiori) e inietta nei tubi fino a 4 fertilizzanti a set di pH e EC. Il programmatore Commander Evo® integrato consente di abbinare alla gestione del pH e dell'EC altre funzioni utili. Ad esempio, è possibile attivare uno o più programmi irrigui in funzione della temperatura ambientale o dell'irraggiamento solare, rilevati con apposite sonde.

 

Shaker Set con Commander Evo è preciso e affidabile per la fertirrigazione delle colture in suolo e fuori suolo

Shaker Set con Commander Evo è preciso e affidabile per la fertirrigazione delle colture in suolo e fuori suolo
(Fonte foto: Irritec)

 

L'aggiunta all'impianto irriguo di strumenti di monitoraggio (stazioni meteo o sensori di umidità, temperatura ed EC del substrato) permette di controllare costantemente lo stato idrico delle viti e quindi di impostare dei calendari irrigui specifici in funzione degli obiettivi agronomici.

 

Nuovi orizzonti

Non finisce qui. La connessione di un impianto al sistema di comando radio, con conseguente azionamento a distanza delle valvole, consente la gestione centralizzata di appezzamenti distanti dal centro aziendale. I programmatori Commander Evo sono dotati di comandi remoti, gestibili tramite software online.

 

Il controllo ottimizzato rende possibili anche strategie irrigue deficitarie che, tramite l'applicazione di deficit idrici controllati in alcune fasi colturali, mirano a raggiungere un perfetto bilancio tra obiettivi produttivi e risparmi idrici.