La coltivazione della vite europea (Vitis vinifera L.) sta cambiando in risposta alla crisi climatica, poiché la coltura - pur tollerando bene le carenze idriche e facendo un uso efficiente dell'acqua disponibile - risente anch'essa del calo delle precipitazioni, dell'aumento delle temperature e quindi necessita di adeguati interventi di irrigazione.

L'importante è fornire volumi ridotti ma frequenti di acqua alla coltura, così da garantire la continuità idrica nel terreno e mantenere la pianta in uno stato che supporti l'attività fotosintetica. Un'oculata regimazione idrica permette di conservare l'acqua caduta durante l'inverno nelle zone a bassa piovosità primaverile estiva, nonché di evitare stress idrico durante l'estate nelle aree più siccitose.
In primavera, una buona disponibilità idrica nel suolo evita lo sviluppo di gemme cieche, la crescita ridotta di germogli e infiorescenze, la formazione inadeguata di foglie.

Oggi, a differenza del passato, l'irrigazione della vite in Europa non è più intesa come una pratica di forzatura, finalizzata solo a massimizzare le rese a discapito della qualità, o come un intervento di soccorso eseguito senza una strategia precisa per ridurre lo stress. La gestione irrigua è sempre più orientata a ottimizzare l'efficienza d'uso dell'acqua, risorsa limitata e costosa.

In questo contesto, si è diffusa la strategia definita deficit idrico controllato che mira a gestire l'equilibrio vegeto produttivo della coltura nelle diverse fasi usando in modo intelligente l'acqua e migliorando la qualità in funzione degli obiettivi enologici prefissati. In pratica, si irriga con moderazione e solo quando serve in modo tale da limitare lo stress idrico a livelli ottimali, senza eliminarlo del tutto.

 

I vantaggi dell’irrigazione a goccia

Il deficit idrico controllato - che determina una riduzione degli acini, migliorando il rapporto buccia polpa e influenzando positivamente la qualità - richiede l'adozione dell'irrigazione a goccia o della subirrigazione: la prima tecnica prevede la stesura a terra o tra le viti delle ali gocciolanti, la seconda il loro interramento. L'efficienza irrigua raggiunge l'85-90% nei sistemi fuori terra e addirittura il 95% in quelli interrati.

Scelta giusta per i viticoltori attenti alla qualità, l'irrigazione a goccia permette apporti localizzati di acqua alla vite, garantendo produzioni soddisfacenti nel rispetto dello standard qualitativo stabilito. Inoltre, riduce la bagnatura delle parti verdi, favorisce l'ingresso di macchine agricole in vigneto e razionalizza l'uso della risorsa idrica sempre più preziosa.


Ala gocciolante Irritec stesa a terra in vigneto

Ala gocciolante Irritec stesa a terra in vigneto


Con l'irrigazione a goccia è possibile anticipare l'entrata in produzione di circa un anno e aumentare l'attecchimento delle barbatelle per poi gestire al meglio l'equilibro tra la fase vegetativa e quella produttiva negli anni successivi. Ciò porta alla maturazione contemporanea delle uve e a una qualità migliore dei vini prodotti.

Stendendo le ali gocciolanti lungo i filari, gli operatori possono ottenere un tenore di umidità a livello della rizosfera che facilita l'assorbimento radicale dei minerali (indispensabili per conferire tipicità alle uve) e possono gestire la nutrizione con la fertirrigazione. Apportare piccoli volumi localizzati permette di controllare meglio parametri quali le dimensioni, la gradazione zuccherina, il pH e il rapporto buccia/polpa degli acini.

 

Come preparare un impianto

Chi desidera realizzare un impianto di irrigazione a goccia in vigneto può rivolgersi al team di Irritec, che supporta diverse case viticole. Gli esperti dell'Impresa siciliana preparano un progetto sulla base delle esigenze dell'azienda viticola, inserendo tutti i componenti necessari per la corretta gestione degli interventi irrigui.

A monte dell'impianto servono sistemi di filtraggio e di fertirrigazione che si occupino, rispettivamente, di trattenere impurità e iniettare fertilizzanti nelle acque irrigue. I filtri in metallo Irritec - solidi, resistenti e proposti nelle versioni manuale o automatica - possono gestire una grande varietà di portate e acque provenienti da canale o da pozzo.
Affidabili e user friendly, i sistemi di dosaggio Irritec come il DosaBox Junior Automatic iniettano fertilizzanti liquidi o diluiti in acqua a tassi compresi tra 150 e 1.700 litri all'ora (a seconda dei modelli).

Trasferite in campo da tubazioni in polietilene, le acque irrigue entrano nelle ali gocciolanti mediante raccordi e derivazioni di vario tipo. Semplici da montare, i raccordi a compressione Connecto di Irritec per il convogliamento di fluidi in pressione velocizzano il flusso nell'impianto irriguo.

Le ali gocciolanti Irritec Multibar C, F e C Rootguard e le Tandem con gocciolatori autocompensanti sono ideali per l'uso in vigneti con grandi dislivelli dove servono linee irrigue molto lunghe e portate costanti in ogni porzione dell'impianto. Per la connessione delle ali, che garantiscono un'erogazione molto precisa dell'acqua, sono disponibili numerosi raccordi nelle misure da 16, 20, 22, 23, 25 e 29 millimetri.