Saranno sì necessari contratti scritti tra produttori agricoli e terzi acquirenti di materie prime o derrate alimentari, ma con un'esenzione per consegne fino a 20mila euro; gli accordi di lungo periodo potranno essere rinegoziati non prima di un anno, il meccanismo di mediazione sarà invece volontario e non obbligatorio.
L'entrata in vigore di queste norme avverrebbe non prima di due anni dalla definitiva approvazione.
È questo il contenuto essenziale del mandato negoziale del Consiglio Ue per una modifica mirata del regolamento sull'Organizzazione Comune del Mercato dei prodotti agricoli e degli altri due atti che disciplinano la Politica Agricola Comune che è stato approvato il 19 maggio 2025 dai rappresentanti degli Stati membri nel Comitato Speciale per l'Agricoltura, alleggerendo quindi lo schema della proposta di Regolamento presentata dalla Commissione Ue.
Le modifiche all'Ocm mirano ad affrontare le crescenti sfide che gli agricoltori devono affrontare e a rafforzare la loro posizione all'interno della filiera alimentare. Con questo accordo, la Presidenza del Consiglio Ue è pronta ad avviare i negoziati con il Parlamento Europeo, una volta che quest'ultimo avrà raggiunto una posizione sulla proposta.
Le norme proposte mirano a conferire agli agricoltori una posizione negoziale più forte, in modo che gli attori più influenti della filiera alimentare non impongano loro condizioni sfavorevoli. Contribuendo a rafforzare il ruolo degli agricoltori, le norme aggiornate dovrebbero contribuire a stabilizzare i loro redditi e a garantire mezzi di sussistenza più equi in agricoltura.
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Elementi principali della proposta
Le modifiche proposte al Regolamento Ocm - nel testo elaborato dalla Commissione Ue - si concentrano su diversi ambiti chiave, al fine di rafforzare il ruolo degli agricoltori nella filiera alimentare.
Contratti scritti obbligatori
Intanto i contratti scritti diventano un obbligo generale nei rapporti tra agricoltori e acquirenti migliorando il modo in cui i contratti a lungo termine tengono conto degli sviluppi del mercato, delle fluttuazioni dei costi e delle condizioni economiche. Viene introdotta una clausola di revisione nei contratti a lungo termine, per proteggere meglio gli agricoltori nel lungo periodo e garantire che non siano vincolati a condizioni sfavorevoli.
Op, nuove norme sulla regolamentazione
Si punta a semplificare le regole per il riconoscimento giuridico delle Organizzazioni di Produttori e a rafforzarle insieme alle loro associazioni, consentendo agli Stati membri di concedere loro maggiore sostegno finanziario attraverso interventi settoriali della Pac. Vengono istituiti degli incentivi per incoraggiare i giovani e i nuovi agricoltori ad aderire alle Organizzazioni di Produttori riconosciute.
Terminologia appropriata
Infine vengono definite le condizioni di utilizzo di termini facoltativi come "equo", "giusto" e "filiera corta" nella commercializzazione di prodotti agricoli. Per maggiori dettagli sulla proposta della Commissione, si veda l'articolo di AgroNotizie® del 12 febbraio 2025.
Il Consiglio Ue propone modifiche al testo della Commissione
Il Consiglio sostiene gli elementi principali e gli obiettivi generali della proposta, ma suggerisce una serie di modifiche nel suo mandato negoziale con il Parlamento Ue. Eccole nel dettaglio.
Contratti scritti
La Commissione ha proposto di introdurre contratti scritti obbligatori per ogni consegna di prodotti agricoli, con alcune eccezioni. Nel suo mandato, il Consiglio ha suggerito una serie di emendamenti per chiarire chi è soggetto all'obbligo di stipulare contratti scritti. Ha inoltre introdotto ulteriori eccezioni, con l'obiettivo di garantire maggiore flessibilità agli Stati membri nell'adeguare l'obbligo alle loro esigenze specifiche, a seconda del settore e del prodotto. In particolare, gli Stati membri potranno decidere che un contratto scritto non è necessario se il primo acquirente di prodotti agricoli è una microimpresa o una piccola impresa, se la consegna delle merci e il pagamento vengono effettuati contestualmente o se il valore delle consegne non supera un massimo di 20mila euro.
Clausola di revisione per i contratti
Inoltre, gli agricoltori potrebbero attivare la clausola di revisione per i contratti a lungo termine dopo 12 mesi, anziché i sei mesi proposti dalla Commissione. Ciò mira a garantire prevedibilità e stabilità nella catena di approvvigionamento, garantendo al contempo la tutela degli agricoltori, in particolare nei casi in cui il prezzo percepito per i loro prodotti non copra più i costi di produzione.
Meccanismo di mediazione
La Commissione ha proposto di istituire meccanismi di mediazione obbligatori tra gli agricoltori e i loro acquirenti per incoraggiare le parti a raggiungere una risoluzione amichevole in caso di controversie sulla conclusione o la revisione di un contratto scritto. Al fine di ridurre l'onere amministrativo e rispettare la situazione specifica degli Stati membri, il Consiglio ha convenuto che i meccanismi di mediazione debbano essere volontari, il che significa che spetterebbe agli Stati membri decidere se istituirli o meno.
Entrata in vigore
Il Consiglio ha convenuto che sarà previsto un periodo di transizione di due anni, rispetto ai 18 mesi previsti dalla proposta. Ciò consentirà al settore agroalimentare di adattarsi e prepararsi alle nuove norme.