Coesistenza di diverse specie vegetali ed animali, in un determinato ecosistema, in equilibrio tra di loro: è il concetto sintetizzato di biodiversità, dal greco "bios", ovvero vita, e dal latino "diversitas", cioè diversità.
Questo sostantivo è ricorrente nelle numerose declinazioni della nuova Politica Agricola Comune, che spinge l'acceleratore su produzioni che assicurino il massimo rispetto dell'ambiente e delle specie animali e vegetali. D'altra parte l'Unione Europea sostiene finanziariamente l'agricoltura biologica da quasi trent'anni, un metodo di coltivazione che gioca un ruolo fondamentale per la mitigazione dei cambiamenti climatici e per il mantenimento della biodiversità.
Nella strategia del Green Deal europeo, infatti, l'intento è quello di rendere neutrale l'Europa comunitaria in termini di emissioni di gas a effetto serra, dove l'agricoltura biologica è considerata uno dei metodi di produzione agricola in grado di ridurre l'inquinamento di atmosfera, acqua e suolo nonché il consumo di risorse naturali, di contrastare i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità.
L'Unione Europea ha delineato alcune linee guida per preservare la diversità biologica da portare a termine entro il 2030, un piano a lungo termine per proteggere la natura e invertire il degrado degli ecosistemi, in particolare quelli con il maggior potenziale di cattura e immagazzinamento del carbonio e per prevenire e ridurre l'impatto dei disastri naturali.
Nell'ambito di questo piano la Commissione Europea ha quindi dato il via alla prima legge europea sul ripristino della natura che include l'obiettivo generale per il ristabilimento a lungo termine di ecosistemi nelle zone terrestri e marine dell'Ue, supportato da specifici finanziamenti indirizzati anche al monitoraggio dei progressi raggiunti.
Una Giornata per la Biodiversità
Di biodiversità si parla da parecchi anni, tant'è che le Nazioni Unite, per commemorare l'adozione del testo della Convenzione per la Diversità Biologica avvenuta il 22 maggio 1992, hanno proclamato la Giornata Mondiale della Biodiversità allo scopo di aumentare la comprensione e la consapevolezza dei problemi legati, appunto, alla biodiversità.
Quest'anno la Giornata del 22 maggio è dedicata al tema "Il nostro cibo, la nostra salute e la nostra biodiversità". Lo scopo è di evidenziare l'importanza della biodiversità per tutte le persone del Pianeta, ma anche sottolineare l'impatto che la mancanza di tutela della natura può avere sulla sicurezza alimentare e sulla salute umana e le azioni che i cittadini possono fare per conservare, ripristinare e condividere equamente la natura. La biodiversità si preserva con comportamenti virtuosi, quindi, di cittadini e imprese che producono, come quelle agricole.
Agrobio, un esempio di biodiversità
La Società agricola Agrobio di Rotondella, nel materano, è una delle tante che si impegnano per coltivare nel rispetto dell'ambiente e che ospitano una agricoltura diversificata e produttiva.
Estesa su una superficie di 6 ettari, coltiva dieci diverse varietà di ulivi come, ad esempio, il Leccino, la Majatica (antica cultivar della Basilicata) e la Nocellara. Uno scrigno di biodiversità coltivato da Agrobio è anche la varietà di Olivo Bianco, una volta utilizzata dai monaci bizantini per produrre l'olio del crisma, impiegato per le funzioni religiose.
Guarda la videointervista a Rudy Marranchelli della Società agricola Agrobio.
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La Società aderisce a molti Ecoschemi (misure finanziate dalla Politica Agricola Comune che hanno come obiettivo quello di rendere l'agricoltura più sostenibile, Ndr), tra cui quello che riguarda la tutela del paesaggio.
Tra le "perle" di biodiversità che conserva Agrobio c'è la pera Signora, un frutto della Valle del Sinni a rischio di estinzione, già presidio Slow Food. "Abbiamo fatto innesti per coltivare questa pera un tempo utilizzata essiccata per cucinare dolci - dice Rudy Marranchelli della Società agricola - uno dei numerosi interventi in campo che contribuiscono alla sostenibilità e alla biodiversità dell'intero territorio".
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