Il nuovo Rapporto di Land Matrix, un'iniziativa indipendente di monitoraggio a livello globale che mira a promuovere trasparenza e dialogo riguardanti gli investimenti sulla terra, al fine di sostenere decisioni informate e responsabili e composta da una serie di partner globali e regionali, fa il punto sull'ondata di acquisizioni di terreni su larga scala da parte di investitori internazionali iniziata un decennio fa.
La richiesta di terra e risorse naturali ha avuto un'impennata nell'ultimo decennio e probabilmente continuerà, con la conseguenza di un aumento delle acquisizioni su larga scala (Lsla) nei Paesi in via di sviluppo.
Tale fenomeno è chiamato la "corsa alla terra", o meglio "furto di terra" (land grabbing) e ha raggiunto una dimensione contrattuale pari a 33 milioni di ettari, ma con scarsi effetti economici per le comunità locali e con importanti impatti su habitat ed ecosistemi, nonché sulle risorse idriche locali.
Al fine di garantire equità, inclusività e responsabilità nelle acquisizioni su larga scala, e al fine di disporre di dati attendibili e aggiornati, Land Matrix ha reso pubblico il 28 settembre 2021 il suo 3° Rapporto analitico "Taking stock of the global land rush" (Fare il punto sulla corsa globale alla terra) e sui relativi impatti economici e ambientali.
I risultati di tale rapporto mostrano che la perdita non consensuale e non compensata di terra vissuta dalle comunità locali spesso comporta solo pochi benefici socioeconomici, sia che si tratti di occupazione, ricadute positive di produttività o infrastrutture.
Inoltre tali acquisizioni o distruggono le foreste pluviali, gli habitat naturali e la biodiversità alle frontiere agricole dell'Amazzonia, del Sud Est asiatico e del bacino del Congo, oppure sono destinate alla produzione di colture con un elevato consumo di acqua, con il rischio di veloce esaurimento delle risorse idriche.
Per proteggere i diritti fondiari, lo sviluppo sociale e l'ambiente sarebbe necessario intervenire in cinque aree prioritarie:
- Le riforme di governance del territorio e la loro effettiva attuazione.
- Lo sviluppo locale dovrebbe avere il ruolo centrale.
- I trattati internazionali di investimento devono integrare i diritti umani e le disposizioni ambientali e le diligence sui diritti umani dovrebbe essere obbligatorie.
- Le acquisizioni su larga scala che prevedono deforestazione, conversione di habitat naturali o danneggiamento di importanti riserve di carbonio come le torbiere devono essere bloccate.
- Sviluppo di impegni vincolanti per aumentare la trasparenza.