Sono queste le parole di Simone Cresti, project manager di Sdsn Med, che ha spiegato il Mooc Sustainable food systems: a Mediterranean perspective, il corso online sui sistemi alimentari sostenibili promosso dal Santa Chiara Lab - Università di Siena, nell'ambito dell'iniziativa Sdsn (Sustainable development solutions network) dedicata al Mediterraneo, e realizzato in collaborazione con la Fondazione Barilla center for food & nutrition.
Nato per formare sulla sostenibilità dei sistemi alimentari nell'area del Mediterraneo, nel quadro di riferimento dell'Agenda 2030 delle Nazione Unite, il corso esplora le dinamiche sociali, economiche e ambientali che influenzano lo sviluppo della regione.
Ma cosa è un Mooc?
Pensato per una formazione a distanza e continua, il Mooc è un corso online, gratuito e aperto a tutti, finalizzato ad una partecipazione interattiva tra coloro che lo seguono. Un nuovo modello di istruzione che, negli ultimi anni, sta prendendo piede nelle più famose università del mondo. Italia compresa.
La formazione
In particolare, il Mooc - Sustainable food systems: a Mediterranean perspective, consta di 10 moduli della durata di 2-4 ore ciascuno. E' possibile seguirlo sulla piattaforma EdX, ogni lezione dura 15 minuti ed è proposta in inglese, italiano, francese e arabo.Quali sono i principali punti di forza e a chi si rivolge il Mooc?
"Questo corso vuole offrire una formazione continua e di integrazione per più persone possibili. Per quanto riguarda gli iscritti sono già 3mila, provenienti soprattutto da paesi come Usa e India; anche dall'Italia ci sono risultati positivi. L'obiettivo non è formare solo i giovani che prenderanno le decisioni in futuro ma anche formare chi prende le decisioni oggi stesso".
Come si integra con i percorsi universitari e con il progetto Erasmus+ virtual exchange?
"Il Mooc è uno strumento utile per integrare la formazione universitaria classica. Stiamo seguendo un percorso con il ministero dell'Istruzione per inserire anche il riconoscimento dei crediti. Il progetto Erasmus+ virtual exchange invece mira a facilitare gli scambi interculturali tra studenti e giovani organizzando momenti di condivisione online di esperienze formative per coloro che hanno seguito i Mooc. Si tratta di un percorso di formazione innovativo che, oltre a far conoscere ai ragazzi i temi dei corsi che ognuno di loro ha seguito, svilupperà le capacità di relazionarsi con persone di diversi paesi, lingue e culture. Sarà un erasmus virtuale".
Quale è il contributo della Fao?
"Quella con la Fao è una collaborazione istituzionale che ci permette di integrare l'offerta formativa tramite il loro centro e-learning che rende disponibili i materiali didattici all'interno del corso. E' possibile quindi collegare il nostro Mooc con quelli della Fao creando una vera e propria sinergia tra i corsi online".
Quali sono gli obiettivi futuri?
"Sicuramente c'è interesse per questo tipo di insegnamento e formazione. Nel breve periodo vorremmo introdurre l'Open badge, una certificazione che riconosce e attesta competenze e specifiche skills, e continueremo nel tempo a perfezionare questo tipo di certificazioni. Per questo servono partenariati, innovazioni ed enti che credono nei progetti ma anche budget importanti".
Quale rapporto c'è tra il Mooc e Prima?
"Prima (Partnership for research and innovation in the Mediterranean area), finanzia e promuove educazione, ricerca e innovazione nel settore agrifood e gestione delle risorse idriche. Il Mooc, dedicato ad affrontare il tema dei sistemi alimentari sostenibili a partire da una prospettiva mediterranea, è esattamente in linea con le finalità e con i principali contenuti del programma Prima. Gli studenti che partecipano al Mooc hanno quindi la possibilità di condurre progetti a livello internazionale sfruttando anche le opportunità offerte dal programma Prima".
Scopri il Mooc sulla piattaforma EdX