Grazie al supporto tecnico fondamentale come sempre del professor Francesco Rinaldi Ceroni, analizziamo oggi il costo per un ettaro di mais (granella). Prendiamo quindi in riferimento un'azienda in economia nell'annata agraria 2014.
Andando subito al costo delle operazioni colturali, da dividere fra lavorazioni e mezzi tecnici, la prima voce riguarda la preparazione del terreno, che costa 339,60 euro, mentre la fertilizzazione e diserbo vale 111,84 euro. Il costo per la semina si attesta a 92,80 euro, mentre per la raccolta l'impresa spende 462 euro. Il capitolo lavorazioni è chiuso dai lavori colturali, da 86,24 euro.
Per quanto riguarda i mezzi tecnici la spesa per la semente è di 219 euro, mentre per i concimi l'azienda esborsa 250,25 euro. Il costo dei diserbanti è di 54 euro, mentre la difesa fitosanitaria vale 37,40 euro. Chiudono i costi di irrigazione con 90 euro. Il costo totale per le lavorazioni risulta essere di 1092,48 euro/ha, mentre quello per i mezzi tecnici è di 650,65 euro/ha. Il costo colturale esplicito è quindi di 1743,13 euro/ha.
Analizzando invece i costi calcolati indiretti, abbiamo 21,79 euro per interessi sul capitale di anticipazione, 78,40 per imposte e contributi consortili. L'affitto è sempre di 340 euro, mentre per la direzione e amministrazione l'azienda spende 67,20 euro. Chiudono il cerchio i 44,80 euro per gli imprevisti calcolati come il 2% della Plv. La somma dei costi calcolati per ettaro è quindi 552,19 euro. Il costo di produzione totale del mais, tenuto conto di spese esplicite e indirette, è di 2295,32 euro/ha.
Considerando una produzione media di 140 quintali per ettaro, con un prezzo medio di 16 euro/q, la Plv è di 2240 euro, a cui deve essere sommato il contributo europeo di 250 euro. Per questo la Plv totale/ha è di 2490 euro, che garantisce un piccolo margine di guadagno positivo nonostante il peso dell'affitto. Il tornaconto è infatti positivo per 194,68 euro.
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