Testimonianze vive sono le sperimentazioni condotte in alcune aziende associate ad Asso Fruit Italia, che hanno dimostrato come la sostenibilità si traduca in maggiore competitività oltre a preservare l'ambiente. Nel corso del dibattito, che si è aperto con il saluto di Francesco Nicodemo, presidente di Asso Fruit Italia, è stato presentato il corto del regista Giuseppe Marco Albano, dal quale saranno estratti tre spot pubblicitari.
Nicodemo ha tra l'altro detto: “Innovazione, sostenibilità ma anche saper comunicare al mercato il valore delle nostre produzioni, questo ha il dovere di fare l'ortofrutta. E questa è la strada che continueremo a percorrere. Tra le altre novità, quella del water footprint che si aggiungerà alla carbon footprint e ci permetterà di dosare l'uso dell'acqua, quindi daremo il nostro contributo a tutte quelle misure pensate per frenare i fenomeni di desertificazione”.
Conclusioni affidate a Luca Braia, assessore regionale all'Agricoltura in Basilicata. E' stata infine annunciata la nuova carica conferita ad Andrea Badursi, diventato vicepresidente di Italia Ortofrutta.
Il professor Bartolomeo Dichio dell’Università della Basilicata è il responsabile del progetto Iquasopo: “La misura 124 del Psr Basilica ci ha consentito oggi di offrire un nuovo modello di gestione sostenibile dei frutteti per contrastare i cambiamenti climatici. Il protocollo messo a punto insieme alle aziende agricole anziché immettere Co2 nell'ambiente la va a sequestrare aumentando la fertilità del suolo e quindi la produttività del sistema, ottimizzando così l’utilizzo di irrigazione e concimazioni azotate. Questa è sostenibilità, ma anche qualità certificata, valore che va trasmesso al consumatore e al produttore. La ricerca ci consente di attuare strategie che permettono di produrre di più consumando di meno, ed è questo che ci chiede l’Unione europea”.
Andrea Badursi, direttore generale Asso Fruit Italia ha commentato: “E' cambiato il modo di fare agricoltura, occorre riempire di contenuti la frutta: quindi innovazione, sostenibilità e territorio. Il progetto presentato oggi ha dato ottimi risultati e ci ha consentito di tornare a collaborare con l'Università della Basilicata e le aziende nostre associate. Il nostro auspicio è che questo sia solo il primo passo, quindi ci aspettiamo che la prossima programmazione preveda nuovi strumenti che ci offrano la possibilità di collaborare con il mondo della ricerca e l'UniBas, che ha un ruolo centrale per sviluppare progetti innovativi sia sul fronte delle varietà che delle pratiche sostenibili e affrontare così i grandi temi e le criticità che vengono dal mondo agricolo”.
Vincenzo Falconi, direttore Italia Ortofrutta ha spornato la platea così: “Ricerca e innovazione sono temi importantissimi, molte imprese non hanno ancora capito a fondo l'importanza di questi aspetti. Occorre invece puntare su questo per accrescere la competitività. Ci sono realtà, fuori dall'Italia che producono come o meglio di noi, ma non possono contare sul supporto degli enti di ricerca. Ecco, se noi riusciamo a infittire i rapporti fra imprese e mondo della ricerca possiamo farcela. Dobbiamo sempre ricordarci che il reddito dobbiamo farlo venire dal mercato, pertanto nuovi prodotti e processi produttivi innovativi applicando la ricerca”.
L'assessore Braia ha infine ricordato: "Nei prossimi sei anni arriveranno nuove risorse che saranno gestite da protagonisti del pubblico e del privato, le Op avranno in tutto questo un ruolo centrale, la nuova programmazione le pone al centro. Asso Fruit Italia per esempio è un modello virtuoso, da prendere ad esempio, come una best practice".