Il primo mese del 2015 è stato per molti periodici agricoli una buona occasione per fare il punto sulla “salute” delle produzioni agroalimentari e il quadro che ne è scaturito non è confortante, a iniziare dall'andamento dei redditi agricoli. Ne parla “Informatore Agrario” numero 1 per evidenziare che nell'anno passato gli agricoltori hanno visto ridurre dell'11% la ricchezza del loro portafoglio. Una caduta ancor più forte l'hanno registrata le aziende che hanno colture di medica, visto che il prezzo di questa leguminosa è sceso in alcuni casi del 39%. Le cause, scrive “Terra e Vita” numero 1, sono da ricercare nelle elevate rese e nella crisi del Parmigiano Reggiano, che a questa foraggera fa riferimento per l'alimentazione delle vacche. I mercati devono poi fare i conti con gli effetti dell'embargo russo, che ora rappresenta una minaccia, si legge su “Informatore Agrario” numero 1, anche per gli agrumi. Ma è tutto il settore ortofrutticolo a sopportare le conseguenze dell'embargo, con milioni di tonnellate di eccedenze ritirate dal commercio grazie agli interventi della Ue, che continueranno sino a giugno, come scrive “Agricoltura”, il mensile edito dalla regione Emilia Romagna. Segno meno anche per le immatricolazioni di macchine agricole, che nel 2014 sono scese del 4,4%, fermandosi a poco più di 18mila unità, dati che si possono leggere su “Terra e Vita” numero 4. Ancora su “Terra e Vita” si apprende che a causa delle fasce di rispetto previste dai Pan (piano di azione nazionale per l'uso sostenibile dei fitofarmaci) e del crescere dei divieti, stanno aumentando i costi dell'impiego di agrofarmaci.

Stalle allo sbando
Le maggiori preoccupazioni sono però rivolte alla zootecnia da latte, che si avvia alla fine del regime delle quote latte, ma che nonostante ciò dovrà fare i conti con nuove multe. Tutta colpa dell'aumento produttivo registrato negli ultimi mesi, come evidenzia “Informatore Agrario” numero 2 e come conferma “Terra e Vita” numero 5. Alle nuove possibili multe si aggiungono quelle degli anni precedenti e ancora una volta sembrano pronte, avvisa “Informatore Zootecnico” numero 1, le cartelle per la riscossione coatta nei confronti degli allevatori che non si sono messi in regola. A complicare il quadro si aggiunge la crisi del Parmigiano Reggiano, che ha indotto il Consorzio di tutela a programmare una riduzione delle produzioni e dunque una stretta alle quantità di latte da avviare alla trasformazione. Un taglio del 5%, spiega “Agrisole”, che sta incontrando molte resistenze da parte degli allevatori. Sui problemi del latte interviene Paolo De Castro dalle pagine di “Terra e Vita” numero 2, spiegando che i punti critici del settore sono riassumibili nell’aumento della produzione, nel calo dei consumi e negli effetti dell’embargo russo. Problemi che in parte sono mitigati dai sostegni che la legge di stabilità ha destinato al comparto lattiero caseario con la messa a punto di un fondo nazionale che mette a disposizione 108 milioni di euro destinati in particolare al miglioramento della qualità. I dettagli si possono leggere sul mensile “Agricoltura”. Della legge di stabilità si parla anche a pagina 6 di “Mondo Agricolo”, il mensile di Confagricoltura, per analizzare le novità che questa legge inserisce in tema di lavoro.

Non solo Imu
Se con una mano si dà (è il caso del latte appena citato), con l’altra si toglie. Così “Informatore Agrario” conferma l’inasprirsi della tassazione sulle agroenergie . Ma il problema più pressante è il tira e molla sui criteri di applicazione dell’Imu ai terreni di montagna. Se ne discute su “Agrisole” numero 3 che evidenzia le incertezze che ruotano attorno a questa imposta. E' poi “Terra e Vita” numero 5 che torna sull’argomento Imu per commentare le difficoltà di interpretazione dei numerosi requisiti necessari per l'esenzione dal pagamento.
L’attività legislativa di queste ultime settimane ha portato ulteriori vincoli nell’impiego dei concimi organici. Come spiega “Terra e Vita” numero 2, ora è necessario adottare accorgimenti che impediscano agli animali di poter assumere, anche solo accidentalmente, tali prodotti. In cantiere, spiega “Agrisole” numero 4, c’è anche una revisione delle norme destinate a contrastare i reati nel settore agroalimentare.

Nuova Pac
Molte le novità che arrivano da Bruxelles, anzitutto per l’avvio della nuova Pac che nelle sue pieghe, come si apprende da “Terra e Vita” numero 1, prevede che ogni Stato si doti di una riserva nazionale da destinare a giovani e a nuovi agricoltori, per assegnare titoli ai soggetti che non ne abbiano maturato in passato . Ancora su “Terra e Vita”, in questo caso il numero 2, si commentano le difficoltà che accompagnano l’applicazione del “greening”. “Agrisole” punta l’attenzione sulle recenti decisioni in tema di Ogm, dopo la scelta di lasciare libero ogni Stato membro di accertarne o meno la coltivazione e l’impiego, cosa che ha visto l’Italia al primo posto nel decidere per il “no”.