La crisi Ucraina e l'embargo deciso dalla Russia continuano a destare molte preoccupazioni, come testimonia l'attenzione che i quotidiani usciti questi giorni dedicano all'argomento. Fra i prodotti italiani più penalizzati figura il Parmigiano Reggiano, come si può leggere su “Il Giornale d'Italia” del 29 agosto. Stessa sorte per il pecorino si apprende dalla “Nuova Sardegna” del 31 agosto. Ma in questo caso i produttori possono rifarsi con prezzi in sensibile ripresa sul mercato interno, notizia pubblicata da “Unione Sarda” del 31 agosto. Per alleviare le sofferenze del settore lattiero caseario la Ue si appresta a mettere in campo nuovi sostegni e maggiori risorse economiche, che rischiano però di essere insufficienti. E' questo il timore che nello stesso giorno è lanciato dalle pagine de “La Padania”. In difficoltà, scrive poi “Repubblica”, non ci sono solo i formaggi, ma anche il settore frutticolo che rischia di pagare un forte tributo al blocco delle esportazioni verso la Russia. Anche in questo campo, spiega “Il Sole 24 Ore” del 30 agosto, la Ue ha deciso di rafforzare le misure anticrisi. Per l'agricoltura italiana il danno potrebbe raggiungere i 170 milioni di euro, denuncia “Libero” del 3 settembre e per tutti si aggiunge il rischio di passare un inverno al freddo per le difficoltà ad importare gas. C'è poi chi tenta di superare i divieti alle esportazioni con spericolate triangolazioni, che non sempre danno gli esiti sperati, come si può leggere su “Il Foglio” del 30 agosto.
Mercati e maltempo
L'embargo russo ha innescato una forte tendenza al ribasso per il prezzo del latte in un momento delicato per gli allevatori italiani, alle prese con il rinnovo degli accordi con le industrie di trasformazione. Sono le conseguenze, spiega il 3 settembre “QN”, dell'aumento della disponibilità di latte sui mercati europei. Le difficoltà del radicchio rosso in Veneto non derivano dai mercati internazionali, ma dal maltempo e dalla eccessiva piovosità di questa stagione, come si apprende dal “Giornale di Vicenza” del primo settembre. Non va meglio in Puglia dove la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 2 settembre descrive le conseguenze di pioggia e grandine sull'uva da tavola e sulle olive. Colpa delle piogge, scrive “Il Tempo” nello stesso giorno, se i raccolti di nocciole saranno inferiori alle attese, così come per la vendemmia. In calo, si legge poi sul “Mattino” del primo settembre, il raccolto di pomodoro, ma in questo caso sembra non ci siano conseguenze sulla qualità.
Vino “annacquato”
Un estate anomala che sta compromettendo la vendemmia, scrive “La Stampa” del 2 settembre. In Veneto, si legge su “Il Gazzettino” del 29 agosto, si teme che l'eccessiva piovosità possa avere come conseguenza una riduzione della gradazione alcolica dei vini e i consorzi di tutela chiedono alla Regione di poter “sforare” i limiti imposti dai disciplinari di produzione. In Toscana i problemi del vino hanno connotati “politici” dopo la decisione della Regione di imporre nuovi vincoli di natura ambientale. I dettagli si possono leggere il 2 settembre su “Repubblica”. Il braccio di ferro fra vignaioli toscani e Regione sembra tuttavia trovare una svolta nell'incontro fra un noto produttore e il Governatore Enrico Rossi. Per i dettagli si può leggere il resoconto pubblicato il 3 settembre da “QN”. Sull'argomento interviene il 4 settembre “Libero” con un'intervista a Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio Chianti classico, che non risparmia critiche al piano predisposto dalla Toscana.
Agricoltura e Governo
Le cronache dal Palazzo di questi giorni riportano alcune iniziative di Governo che riguardano da vicino l'agricoltura. Fra le pieghe dello “SbloccaItalia”, si legge su “Il Sole 24 Ore” del 30 agosto, troviamo un piano per l'export agroalimentare, che oggi è imbrigliato nelle vicende internazionali della crisi dell'Ucraina. A proposito di export, da “Italia Oggi” del 3 settembre si apprende che sta prendendo corpo la decisione di apporre un segno distintivo unico su tutte le filiere alimentari. Il progetto si pone fra i suoi obiettivi quello di contrastare i falsi prodotti italiani. Per l'agricoltura, scrive “Avvenire” del 3 settembre, sono poi previsti incentivi e mutui agevolati per attirare i giovani. Ed è ancora “Avvenire” che il 4 settembre commenta l'aumento dell'occupazione che in controtendenza si registra in agricoltura. Dettagli sull'aumento dell'occupazione in agricoltura nel secondo trimestre di quest'anno si possono leggere nello stesso giorno su “Il Sole 24 Ore”. Sono 11 gli obiettivi che l'agricoltura si è data per i mille giorni del programma “passodopopasso” e ai primi posti figurano lavoro ed export, come spiega il 3 settembre il “Corriere della Sera”. Nell'immediato ecco intanto arrivare da Abi, l'associazione delle banche italiane, la decisione di sospendere le rate dei mutui contratti dalle imprese. Il conto finale dei mutui sospesi, riporta “Repubblica” del 31 agosto, assomma a 9,7 miliardi di euro. Un interessante commento al rapporto fra banche e imprese agricole come strumento per la ripresa economica lo si può leggere il 4 settembre su “MF”.
04 settembre 2014 Economia e politica