Ancora il maltempo, purtroppo. Di questo e dei danni all'agricoltura si è parla diffusamente sui quotidiani, locali e nazionali, usciti in questi giorni. Ed è un tema ricorrente da Nord a Sud, perché grandine, pioggia e vento hanno arrecato danni ovunque. Danni nel Veneto per almeno 150 milioni, scrive “Arena” del 24 maggio, poi le coltivazioni di kiwi distrutte nel Lazio dalla grandine, come si apprende nello stesso giorno dal “Messaggero”. Ci spostiamo in Lombardia con il “Corriere della Sera” che anticipa la richiesta per l'agricoltura dello stato di calamità. In Emilia il quotidiano piacentino “Libertà” del 25 maggio fa sapere che le coltivazioni di pomodoro hanno subito danni ingenti e dalle pagine del “Mattino” giunge un allarme per i destini del grano duro, a rischio per il riscaldamento del Pianeta, a sua volta causa delle modificazioni del clima. A Nord è in sofferenza un altro cereale, il riso. Colpa della impossibilità di procedere con le lavorazioni dei campi e con le semine, afferma la “Provincia Pavese” e già si prevede un calo della produzione del 30%. Semine in ritardo e fienagione compromessa, tanto da far temere per l'alimentazione del bestiame, come scrive “L'Eco di Bergamo” del 26 maggio. A fare un primo bilancio complessivo dei danni arrecati dal maltempo ci pensa “Il Sole 24 Ore” del 26 maggio e il conto è salato, almeno un miliardo di euro. Sulle pagine de “Il Giorno” del 30 maggio, all'indomani della tromba d'aria che ha colpito la Brianza, si parla di metà dei raccolti distrutti anche nel varesotto. Tanto che dal quotidiano cremonese “La Provincia” arriva la richiesta di sospendere il pagamento dei contributi per dare una boccata di ossigeno agli agricoltori che hanno problemi di liquidità.
Cinghiali & C.
A complicare la già difficile situazione dell'agricoltura arrivano poi altri “imprevisti” come le frotte di conigli selvatici che invadono le campagne di Legnano. Ne scrive “Il Giorno” del 25 maggio e l'allarme, per quanto possa far sorridere, non va preso sotto gamba, ricordiamoci che nei primi anni del '900 i conigli misero in ginocchio l'agricoltura australiana. Nelle campagne di Sondrio, è ancora “Il Giorno” che lo riferisce, si registra a causa del freddo una presenza inusuale di corvi e cinghiali. Nel modenese non sono gli animali a preoccupare, ma il numero sempre maggiore di furti che si segnalano nelle aziende agricole, una denuncia che viene dalle pagine di “Modena Qui” del 28 maggio. In compenso agli agricoltori della provincia di Imperia stanno per arrivare i rimborsi per i danni causati da daini e cinghiali. Ne dà informazione “La Stampa” del 25 maggio.
Allarmi fitosanitari
Come se non basassero questi problemi, in provincia di Rovigo fa la sua comparsa la batteriosi del kiwi, ribattezzata dal “Gazzettino” del 28 maggio con il più inquietante nome di “cancro”. Nel Lazio bisogna vedersela con il cinipede del castagno che la scorsa stagione ha falcidiato la produzione di marroni. Ma questa volta si vuole rimediare adottando opportune strategie di prevenzione e lotta delle quali scrive “Il Messaggero” del 26 maggio. In Toscana, avverte “Il Tirreno” del 28 maggio, è lotta all'uso di agrofarmaci per i prodotti che riportano il marchio “Terre di Camaiore” e si annunciano controlli di Nas e Asl.
Bisticci e ogm
Non si raffreddano intanto le contese fra le rappresentanze agricole, che ora “bisticciano” su Agrinsieme, come si apprende dalle pagine del “Gazzettino” del 24 maggio. Non si allentano nemmeno le contrapposizioni sull'impiego di ogm. “Italia Oggi” del 25 maggio riporta la notizia dell'ordinanza con la quale la Corte di giustizia europea ha stabilito che la coltivazione di Ogm autorizzati a livello comunitario non può essere limitata o vietata negli stati membri, dando così ragione a Giorgio Fidenato, che nel 2011 aveva seminato mais ogm nei suoi campi. Dell'argomento ne parla anche il 27 maggio “La Stampa”, sottolineando la “bocciatura” inflitta da Bruxelles all'Italia. In tema di Ogm c'è poi da segnalare la lettera al direttore che il ministro Nunzia De Girolamo ha indirizzato al “Giornale” per sottolineare le motivazioni che la inducono ad essere contraria all'impiego degli Ogm. Infine un'annotazione di carattere scientifico che il 27 maggio arriva dalle pagine di “Nova 24”, il dorso de Il Sole 24 Ore dedicato alla ricerca e alla innovazione, dove si parla delle esperienze in campo genetico condotte da Elena Bitocchi, dell'Università politecnica delle Marche, premiata per i suoi studi sul genoma dei fagioli, che consentiranno di ottenere informazioni da applicare nei programmi di miglioramento genetico.
No multe
Nelle stalle nel frattempo arriva la notizia che la produzione di latte non ha superato la quota nazionale imposta da Bruxelles e che dunque non ci saranno altre multe da pagare. Molti i giornali che il 29 maggio hanno salutato con soddisfazione la notizia, da “Brescia Oggi” a “La Padania”. Da segnalare poi l'articolo che il settimanale “Oggi” in edicola il 30 maggio dedica al latte, mettendo in evidenza i pregi di quello che esce dalle stalle italiane. E con la fine di maggio (il 28 per l'esattezza), sono state riaperte le frontiere Usa ai salumi italiani. Se ne parla su “Italia Oggi”, mentre “Il Sole 24 Ore” dà la parola a Lisa Ferrarini, presidente di Assica (l'associazione delle industrie della carne), che commenta la riapertura delle esportazioni dei nostri salumi, evidenziando i limiti organizzativi del nostro export e chiedendo una più stretta collaborazione con l'Ice, l'istituto per il commercio con l'estero, per eliminare le molte altre barriere non tariffarie che impediscono l'accesso ai nostri prodotti.