"Dalla mela 'zitella' alle violette e ai gerani fritti, dall' 'azzeruolo' agli antichi insediamenti rupestri: i giurati di 'Bandiera verde' sono andati alla riscoperta di antichi sapori e luoghi dimenticati, premiando le aziende e i comuni italiani impegnati in questa 'Caccia al tesoro' che, se valorizzata, potrebbe valere 11 miliardi di euro l'anno, più del doppio del giro d'affari del turismo enogastronomico italiano". 

Lo afferma la Confederazione italiana agricoltori, in occasione della IX° edizione di 'Bandiera verde-agricoltura 2011', la manifestazione della confederazione che assegna un riconoscimento ai virtuosi del 'verde', la cui giornata celebrativa si è svolta nella Sala Protomoteca del Campidoglio. 

"Ma oltre ai prodotti della terra, l'altro 'tesoro' da 'disseppellire' - secondo la confederazione - sono i tantissimi luoghi dimenticati: una miniera di scenari unici e scorci meravigliosi, potenziali calamite per il turismo verde", come il giardino di Kolimbetra, nel cuore della Valle dei templi di Agrigento, dove la confederazione ha ripiantato un agrumeto, composto di antiche cultivar di arance, che sfrutta il sistema idraulico in pietra di epoca pre-ellenica. 

Tra i premi della Cia c'è posto anche per strategie di mercato originali, come ad esempio in Emilia Romagna il baratto tra imprese, che completano il proprio listino di prodotti scambiando i propri con quelli del vicino. Ma l'agricoltura virtuosa è anche quella che opera nel sociale, sicché è stata premiata, alla presenza di Don Luigi Ciotti, la cooperativa "Libera Terra Mediterraneo" per il progetto "Il g(iu)sto viaggiare", che promuove turismo e prodotti delle terre confiscate alle mafie.