Puglia
Nasce l'Orsa: vigilerà contro i reati agroalimentari

I prefetti delle province pugliesi, i comandanti regionali di tutte le forze dell'ordine e le organizzazioni di categoria degli imprenditori agricoli hanno firmato, alla presenza del sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, un protocollo d'intesa per la costituzione di un osservatorio regionale dei reati nel settore agricolo e agroalimentare. Denominato Orsa, l'osservatorio servirà a monitorare e contrastare più efficacemente le frodi alimentari.

"Un ulteriore tassello lungo il percorso di legalità, necessario al settore agricolo per non restare strozzato da quanti ne minano, a scopo di lucro, il corretto sviluppo". Così la Coldiretti regionale commenta la creazione dell'osservatorio, aggiungendo che questo è "un ulteriore schiaffo agli agropirati e a quanti arrecano danno all'imprenditoria agricola pugliese".

Fonte: Agrapress

 

Veneto
Il Veneto laurea altri 215 giovani imprenditori agricoli

Largo ai giovani nell'agricoltura Veneta: sono 215 (su 450 totali richiedenti) i giovani coltivatori professionisti diplomati a pieni voti dal IV bando chiuso il 28 febbraio scorso. I nuovi professionisti si aggiungono alle più di mille nuove imprese agricole nate in tutto il Veneto nel triennio 2007-2010, grazie soprattutto al Programma di Sviluppo Rurale, lo strumento più gettonato dai neo-imprenditori che offre misure di finanziamento ancora interessanti.

Purtroppo i fondi europei non sono sufficienti ad accontentare tutti e anche in questo caso sono state accolte il 50% delle istanze presentate erogando oltre 24 milioni di euro tra premio al primo insediamento e contributi di migliorie che attivano investimenti pari a 50 milioni di euro.

A sollevare il peso dell'esercizio della professione si aggiunge lo snellimento burocratico voluto dalla Regione Veneto con la riforma agricola che ha ridotto notevolmente non solo le procedure ma addirittura le sedi della pubblica amministrazione accorpandole in 'sportelli unici'.

Il risparmio è anche nei tempi: sgravare l'operatività da un insieme complesso di norme porta ad un beneficio concreto agli imprenditori che devono sopportare più del 20% del proprio tempo di lavoro nel disbrigo di carte.

Chi si affaccia per la prima volta sulla campagna lo fa da preparato. Il 26% è diplomato in agraria, il 7% laureato in discipline agrarie e veterinarie. La maggior parte di loro segue l'indirizzo prevalente impostato dai genitori. La vitivinicoltura è l'ambito di intervento prevalente.

Notevoli sono i nuovi talenti che si impegnano nella produzione di energia da fonti rinnovabili e che attuano interventi per il risparmio idrico. Chi invece continua a lavorare nel lattiero-caseario rivoluziona la stalla con impianti robotizzati e trasforma in latte direttamente in formaggi genuini.

Fonte: Coldiretti Veneto

 

Friuli Venezia Giulia
Manovra estiva della Regioni, Confagricoltura preoccupata per i fondi per l'agricoltura

Confagricoltura del Friuli Venezia Giulia esprime preoccupazione per le prime notizie sulla manovra estiva della Regione inerente le variazioni di bilancio nel settore dell'agricoltura che "accusa una significante riduzione di risorse nel corso dell'ultimo biennio". 

"La proposta di Confagricoltura regionale - spiega il suo presidente Piergiovanni Pistoni - era quella di un recupero, almeno parziale, attraverso la variante di bilancio di fine giugno". 

"La proposta di 4 milioni di euro per il fondo di rotazione e di 5 milioni per tutti gli altri investimenti - continua il presidente - sono a nostro giudizio una cifra assolutamente insufficiente a sostenere il mondo agricolo friulano". 

Fonte: Agrapress

 

Toscana
Olio: necessario ridare redditori ai produttori

"I problemi che affliggono il settore dell'olio sono evidenti. Tutte le analisi possibili sulla crisi sono state fatte: adesso è il momento di agire".

Lo ha affermato Alessandro Del Carlo, della Cia regionale, intervenendo all'assemblea generale del consorzio per la tutela dell'olio extravergine Igp, che si è tenuta a Cerbaia (Scandicci). 

Secondo Del Carlo "la principale priorità, oggi, è quella di ridare una prospettiva di reddito ai produttori altrimenti ci sarà l'abbandono degli oliveti".

Del Carlo ha sottolineato l'importanza di adeguare la normativa per favorire l'uso sia agronomico che energetico dei residui dei frantoi, mentre sul fronte commerciale "è necessario un impegno più forte e incisivo per trovare nuovi mercati più sensibili ai contenuti della qualità".

Ad avviso della cia regionale, "resta da risolvere il problema più importante, cioè quello dei prezzi dell'olio ai produttori, perché 4-4,5 euro al chilo vuol dire essere abbondantemente al di sotto dei costi di produzione". Del Carlo, infine, ha sollecitato "il consorzio di tutela Igp dell'olio, ad intensificare le iniziative di promozione e di tutela del prodotto e a svolgere di più una funzione di collegamento e cerniera fra tutti i soggetti della filiera, così come rappresentata dalla composizione del proprio corpo sociale".

Fonte: Agrapress

 

Puglia
La grandine mette in ginocchio l'agricoltura pugliese 

Gravissimi danni alle coltivazioni agricole sono stati causati dalla grandinata che ha colpito l'8 giugno diverse zone della provincia di Bari e della Bat.

Danni ingenti con colture andate distrutte si registrano nella zona di Polignano a Mare, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro, Rutigliano, Casamassima, sino anche a Gioia del Colle, Bitritto, Bitetto, Sannicandro, Terlizzi, Ruvo di Puglia, Giovinazzo, Molfetta, ed in alcune zone interne di Andria, Corato e Minervino Murge.

Ad andare distrutte, o nella migliore delle ipotesi pesantemente danneggiate, sono state coltivazioni di ciliegie, ortaggi, patate, con danni ingenti anche ai vigneti e agli oliveti, ed in alcune zone anche ai mandorleti.

I danni, in corso di quantificazione, ammontano a decine di milioni di euro.

La Cia Puglia chiede agli organi competenti di mettere in atto tutto quello che la normativa consente per aiutare e dare supporto alle migliaia di aziende agricole danneggiate dalla grandinata, alle prese con una crisi economica senza precedenti.

Fonte: Cia Puglia

 

Emilia-Romagna
Dalla Scandinavia alla scoperta dei vini dell'Emilia-Romagna

Inizierà dalla provincia di Ravenna il secondo Study Educational Tour promosso dall'Istituto nazionale per il commercio estero e realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, attraverso il progetto Deliziando, previsto dalla prima fase del Programma Interregionale 'I veri saperi e sapori delle Regioni italiane in Scandinavia'.

Dal 12 giugno, i vini e gli oli extravergine d'oliva della Regione saranno al centro dell'attenzione di alcuni giornalisti provenienti da Norvegia, Danimarca, Svezia e Finlandia. Il percorso educativo si concluderà il 15 giugno 2011, snodandosi tra le zone produttive del Ravennate, della provincia di Reggio nell'Emilia e nella zona intorno a Bologna.

Il tour dedicato ai vini di qualità dell'Emilia-Romagna permetterà di fornire una completa presentazione della produzione vinicola regionale attraverso visite formative presso cinque aziende produttrici, che partecipano alla prima fase del Programma Interregionale, durante le quali saranno effettuate degustazioni dei loro prodotti.

Sempre per fornire un quadro completo della produzione alimentare emiliano-romagnola, i giornalisti avranno modo di degustare diversi piatti tipici regionali, realizzati da ristoranti di alto livello con i principali prodotti Dop e Igp della regione.

Questa iniziativa 'in casa', che fa seguito a una serie di interventi promozionali nelle principali testate scandinave, anticipa la prossima iniziativa del progetto Deliziando in programma a fine di giugno: oltre 40 buyers da tutto il mondo saranno invitati in Regione alla scoperta del paniere agroalimentare.

Il progetto Deliziando ha l'obiettivo di promuovere le eccellenze regionali attraverso un programma organico e articolato con tappe in tutto il mondo per mettere in contatto la domanda dei Paesi esteri con l'offerta delle imprese regionali.

Fonte: Ermes Agricoltura