L’anno scorso l’Ue è tornata ad essere un’esportatrice netta di prodotti agricoli. Per la prima volta dal 2006.

E' quanto emerge da un rapporto sul Commercio agricolo mondiale che la Commissione europea ha pubblicato all’inizio di maggio.

Nel 2010 l’Ue ha registrato un surplus di 6 miliardi di euro nella bilancia commerciale.

L’Esecutivo comunitario ha spiegato che l’avanzo è dovuto soprattutto all’aumento del valore delle esportazioni europee.

“Abbiamo stimato che il 75% della crescita nel valore delle esportazioni è legato a un aumento nel volume delle vendite, mentre il 25% può essere attribuito a prezzi più alti”, hanno spiegato gli esperti della Commissione europea nell’ultimo numero del bollettino trimestrale Map (Monitoring agri-trade policy).

 

Le esportazioni di prodotti agricoli europei sono aumentate in vari Paesi, a partire dagli Stati Uniti, che sono il principale partner commerciale dell’Ue.
In termini assoluti, l’aumento più alto è stato registrato in Russia, dove le vendite sono cresciute di quasi un terzo.
 Inoltre i Paesi europei hanno fatto affari record in Cina e a Hong Kong, dove le esportazioni sono aumentate del 50 per cento.

Negli ultimi tre anni Europa e Stati Uniti hanno gareggiato testa a testa per aggiudicarsi il titolo di più grande esportatore mondiale di prodotti agroalimentari. L’anno scorso le esportazioni americane hanno raggiunto la cifra record di 92 miliardi di euro, superando di un miliardo il valore delle esportazioni europee.
In compenso l’Ue rimane di gran lunga il più grande importatore mondiale di prodotti agroalimentari, seguito dalla Stati Uniti e dalla Cina, che l’anno scorso ha soffiato il terzo posto al Giappone.