Latte e quote, monopolio tedesco degli alcolici, richiesta della Lituania di un anticipo nei pagamenti diretti per compensare le perdite subite dai cerealicoltori per il maltempo invernale. Questi gli argomenti al centro del dibattito del Consiglio dei ministri agricoli che si è tenuto il 12 luglio, il primo sotto la presidenza belga, iniziata questo mese e che proseguirà sino a fine anno.
Il ministro dell’agricoltura belga, Sabine Laruelle, nell’assumere la presidenza dell’incontro, ha voluto ricordare le priorità della presidenza Belga per i prossimi sei mesi, dichiarando la sua intenzione di tornare al lavoro sui progetti di aiuti agli indigenti che erano stati trascurati durante la presidenza ceca e svedese del 2009. Se ne parlerà a fine estate con un nuovo progetto, intanto si è tornati a discutere sulle conclusioni del “Gruppo di alto livello” per il settore lattiero caseario, le cui raccomandazioni sembrano però incontrare posizioni divergenti da parte dei paesi della Ue. Fra le raccomandazioni figura la necessità di aumentare la forza contrattuale dei produttori di latte. Ma per alcuni Paesi più “liberali” e fra questi Olanda, Svezia e Regno Unito, eventuali formule contrattuali dovranno avvenire esclusivamente su base volontaria. Una posizione che di fatto blocca la proposta di estendere al settore lattiero caseario le formule messe a punto per le organizzazioni professionali del settore ortofrutticolo. Più compatto il fronte dei paesi favorevoli all’indicazione in etichetta dell’origine del prodotti (fra questi l’Italia), ma c’è da fare i conti con la posizione contraria dell’Olanda (paese che vanta una forte esportazione di latte e derivati…). Entro fine anno, ha dichiarato il Commissario europeo Dacian Ciolos, sarà predisposto un “pacchetto latte” che avrà il compito di raccogliere le raccomandazioni del “Gruppo d alto livello” tenendo conto delle osservazioni formulate dalle delegazioni dei paesi europei.

 

L'alcol tedesco

Unanimità per prorogare sino alla fine del 2017 il monopolio tedesco sull’alcol con la conseguente deroga all’applicazione degli aiuti di Stato. In ogni caso, ha tenuto a sottolineare il Commissario Ciolos, nel lungo periodo questo monopolio dovrà scomparire e si progetta un abbandono graduale. Le distillerie “agricole”, che si occupano della distillazione di cereali e patate, potranno rimanere in regime di monopolio sino alla fine del 2013, riducendo la produzione da 540mila ettolitri nel 2011 a 180mila nel 2013. Al termine di questo periodo è previsto un aiuto compensativo. Nessun aiuto è previsto per le distillerie di frutta più piccole, ma solo il limite di 60mila ettolitri per anno sino al 2017, quando cesserà il regime di monopolio.

 

Le difficoltà della Lituania

La richiesta della Lituania di anticipare i pagamenti diretti per 2010 è stata motivata dalla crisi di mercato e dalle forti gelate che hanno comportato perdite dei raccolti di frumento e orzo per 30 milioni di euro. Sette paesi e fra questi l’Italia si sono detti pronti a sostenere la richiesta della Lituania, ma Francia, Spagna e Repubblica Ceca hanno già fatto sapere che presenteranno nelle prossime settimane proposte analoghe.

 

Le priorità

Il consiglio dei ministri agricoli è stato anche l’occasione per fare il punto sulle priorità della presidenza belga, che vedrà ai primi posti la definizione della Pac dopo il 2013. Il ministro belga Laruelle si è detta convinta che i lavori saranno resi più proficui grazie ai colloqui previsti per l’incontro informale del Consiglio di Agricoltura in programma a La Hulpe, in Belgio, il 19 e 21 settembre. Laruelle ha poi confermato il suo impegno per una revisione delle politiche sulla qualità dei prodotti agricoli, sulla semplificazione della legislazione agricola, sulla sicurezza alimentare e su molti altri argomenti, disboscamento compreso. Forse un po’ troppi progetti per soli sei mesi di tempo (e già uno se ne è quasi andato…). In ogni caso, non resta che augurarle buon lavoro.