'Entro la fine dell'anno presenteremo, come annunciato, il nuovo Codice agricolo che riunirà, dopo accurata selezione, tutte le leggi in tema di agricoltura. La semplificazione burocratica è una delle direttrici dell'azione del Governo. E l'operato del ministro Calderoli è lodevole. Anche noi stiamo facendo la nostra parte perché nessun agricoltore sia costretto a vagare da un ufficio all'altro con pesanti faldoni di carte; perché nessun contadino spenda 110 giornate di lavoro per far fronte ad una burocrazia che non ha più e da tempo, in Italia, il ruolo di garante della trasparenza e del rigore nell’applicazione di misure importanti a sostegno del comparto'.
Da Codigoro, in località Pomposa, provincia di Ferrara, il ministro al Mipaaf, Luca Zaia, ha annunciato la prossima presentazione del nuovo Codice agricolo.
In visita a Conserve Italia, che sorge a meno di un chilometro dalla famosa abbazia, il titolare del dicastero di via XX settembre è stato accompagnato dal presidente di Fedagri-Confcooperative Paolo Bruni, alla scoperta della cooperativa leader europeo nel settore dell'ortofrutta trasformata.
 
Zaia: 'Il lavoro dei produttori agricoli va remunerato'
'Servono ben cinque chili di pesche per avere il controvalore di una tazzina di caffè. Questo non è accettabile. Il lavoro dei produttori', ha detto il ministro rivolgendosi agli agricoltori e soci della cooperativa presenti, 'va remunerato, e per farlo occorre che i prodotti italiani siano riconoscibili e riconosciuti sul mercato. Lavoreremo per impegnare la Commissione europea a farsi portavoce di questa esigenza nelle sedi internazionali, a partire dal Wto, perché sostenga le nostre ragioni e perché le nostre produzioni di qualità non debbano concorrere, senza regole eque e rispettose delle differenze, con quelle di Paesi che non hanno la nostra storia e le nostre identità e che con grande difficoltà sarebbero in grado di garantire gli stessi, elevati standard di sicurezza alimentare'.
'Le imprese cooperative', ha detto ancora il ministro, 'sono uno dei pilastri del nostro sistema agroalimentare, con un ruolo economico insostituibile in alcune filiere. Quello cooperativo è un modello che può dare risposte nuove ed efficaci per superare le sfide future della concentrazione produttiva, dell'integrazione di filiera, della presenza nei mercati esteri, del radicamento territoriale della produzione secondo modelli sostenibili dal punto di vista economico ed ambientale. L'azione del Governo, e del Mipaaf in particolare, punta a far emergere queste potenzialità attraverso gli strumenti di intervento nel settore, ma allo stesso tempo il sistema della cooperazione agroalimentare dovrà esprimere, come Conserve Italia ha fatto, una rinnovata capacità propositiva e progettuale per cogliere questa opportunità'.