'Siamo preoccupati per i tempi ristretti per l'adozione delle disposizioni nazionali previste dalla Ocm vino, unitamente alle  difficoltà per l'attuazione di alcune misure del programma nazionale  di sostegno come la promozione nei Paesi terzi e gli investimenti, per il nuovo sistema di controllo, per i numerosi e complicati allegati da compilare e trasmettere alla Commissione europea, il cui ritardo determina sanzioni e per la nuova definizione di superficie vitata'. Lo ha detto Paolo Bruni, presidente di Fedagri-Confcooperative nel corso di un incontro del comitato del settore vitivinicolo di Fedagri in cui si è affrontato il tema dell’applicazione delle disposizioni nazionali della Ocm recentemente riformata che riguardano la promozione, gli investimenti e gli ex interventi nazionali, come la distillazione e l'aiuto all'arricchimento che dovranno essere presentate a Bruxelles in un documento programmatico entro il 30 giugno.
Fedagri ha anche ribadito la necessità di presidiare l'attività di legiferazione a livello comunitario, per impedire che alcune delle norme emanate siano di ardua od impossibile applicazione in Italia, e sempre in applicazione della seconda fase della Riforma dell'Ocm vino, concernente le Denominazioni di origine e l’etichettatura dei vini, che entrerà in vigore dal 1° agosto 2009, è necessario procedere con urgenza alla riscrittura della Legge 164/92, per adeguarla alla nuova normativa europea, evitando di stravolgere un sistema ormai consolidato che ha garantito sviluppo e qualificazione dei vini italiani. Al fine di esaminare la prossima applicazione della nuova Regolamentazione Ocm Vino e per fare il punto sulle iniziative da adottare per la presenza delle nostre cooperative sul mercato globale , con particolare riferimento all’internazionalizzazione, Fedagri-Confcooperative organizzerà nel prossimo mese di giugno in Veneto un convegno in cui affrontare, con la presenza del ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia, queste importanti tematiche.