Il Comitato Agricoltura della Conferenza Stato-Regioni ha raggiunto l'intesa sull'applicazione in Italia della riforma dell'organizzazione comune di mercato del vino, che entrerà in vigore nel 2009, e sul relativo programma nazionale di supporto. Una quota significativa dei fondi disponibili, complessivamente, a regime, circa 337 milioni di euro per anno, sarà destinata alla ristrutturazione e riorganizzazione degli impianti viticoli.
Sono inoltre previste altre misure, alcune delle quali destinate ad esaurirsi nel 2012, al termine del periodo di transizione, dopo il quale non saranno più consentiti i tradizionali aiuti di mercato. Una notevole dotazione di risorse è inoltre destinata a sostenere la promozione del vino italiano nei Paesi terzi, oltre i confini dell'Unione europea. La riunione ha deciso di ripartire tra le Regioni italiane, sulla base della spesa storica nel periodo 2001-2007, il complesso delle risorse disponibili, con alcune limitate eccezioni di carattere nazionale come nel caso degli interventi di distillazione dei sottoprodotti. Sarà comunque possibile rimodulare ogni anno il quadro finanziario, tenendo conto dell'effettivo andamento delle richieste di carattere finanziario. Per la prima volta si rendono disponibili risorse interamente dedicate al sostegno dell'export affidato, giustamente, alla corresponsabilità di Stato e regioni. Si prevede infatti la costituzione di una 'cabina di regia' unitaria e l'attribuzione del 70% delle risorse alle Regioni e del restante 30% a programmi e bandi di carattere nazionale.