Allarmante calo dei redditi agricoli italiani

Secondo le stime diffuse dall'Eurostat sui redditi agricoli dei Paesi membri dell'Unione europea dal 2000 ad oggi, emerge un quadro negativo dell'Italia rispetto all'andamento generale. Nel quadro complessivo offerto dall'Eurostat, nei 27 Stati membri dell'Unione europea, il reddito agricolo per occupato è progredito del 4,7% nel solo anno 2007 (nel 2006, l'avanzamento era stato del 3,9%). Eurostat rileva che il risultato 2007 è frutto di una crescita del reddito agricolo reale del 2,6% e di una riduzione dell’1,9% della manodopera agricola. La crescita più forte del reddito agricolo per occupato, su base annua, ha ricordato due Paesi baltici (Lituania, +58,5%; Estonia, +19,4%) e la Repubblica Ceca (+20,6%); la perdita maggiore più a Est: -16,1% in Romania, -18.6% in Bulgaria).
Sempre su base annua, da segnalare in positivo la Germania, la Spagna e la Francia (rispettivamente +12,5%, +10,4% e +7.5%), in negativo il Portogallo, la Grecia e il nostro Paese (rispettivamente -5,8%, -1,6% e -0,9%). Per l’Italia, infatti, il calo 2007/06 deprime maggiormente il già basso livello del reddito agricolo per occupato che, si attesta, sempre per l’Italia, ad oltre 17 punti in meno rispetto al 2000. Anche il risultato pluriennale italiano diverge dal trend in crescita presentato dall’agricoltura comunitaria: il reddito agricolo per occupato per l'Unione europea a 27 membri risulta superiore del del 14,7 % sul 2000 (indice salito a 114,7). Un segnale allarmante per il nostro Paese, tanto più a fronte degli exploit di altri Paesi.