“La vendemmia scarsa del 2007 fa sentire da subito i suoi effetti con i risultati di produzione del vino novello che quest’anno registra un calo del 10%, arrivando a poco più di 14 milioni di bottiglie, contro gli oltre 15 milioni e 600 mila prodotti nel 2006”. A sostenerlo è il presidente di Fedagri-Confcooperative, Paolo Bruni, a seguito di uno studio condotto tra le 429 Cantine cooperative aderenti all’Organizzazione. “Il vino novello - continua Bruni - primo indicatore della qualità della vendemmia appena trascorsa, con i suoi 68 milioni di euro di valore, sarà anche quest’anno una risorsa importante per l’economia vitivinicola del Paese in generale e del mondo cooperativo in particolare”. “Dei 106.000 ettolitri di vino novello attesi per il 2007 – aggiunge il presidente del settore vitivinicolo di Fedagri-Confcooperative, Adriano Orsi - il 60% verrà prodotto dal Nord Italia, in testa il Veneto (primo produttore in Italia con 5 milioni di bottiglie) seguito dal Trentino, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, il 25%, dal Centro Italia con Toscana, Lazio e Umbria e per il restante 15% nel Sud Italia con la Puglia che precede Sicilia e Sardegna”. “Tra i vitigni protagonisti – prosegue Orsi - il vino novello 2007 promuoverà a pieni voti il Merlot, seguito dal Sangiovese (+10% negli ultimi 5 anni), dal Cabernet (-11% negli ultimi 5 anni) e dal Montepulciano (+17% negli ultimi 5 anni)”.  Nel 2007, il titolo di maggiore produttore di vino novello va alla Cavit di Trento, con poco meno di 1 milione di bottiglie prodotte, pari al 7% della produzione complessiva italiana. Tra le 20 cantine per produzione di vino novello in Italia, buona la produzione della Cantina di Soave (400.000 bottiglie), della Caviro (350.000), Banear (180.000), Sansovino (100.000) e La Marca (100.000).