“Abbiamo registrato con soddisfazione una convergenza di vedute sull’Ocm vino con Giuseppe Castiglione, relatore al Parlamento europeo per la riforma e con Vincenzo Lavarra e Tommaso Veraldi, che hanno partecipato all’incontro con la cooperazione agricola italiana”.  Lo ha dichiarato Paolo Bruni, presidente del coordinamento delle Centrali cooperative al termine dell’incontro tra Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci-Agrital, tenutosi a Bruxelles. “Se gli obiettivi indicati nella proposta sono condivisibili - rilevano le organizzazioni - tuttavia non trovano nel testo approvato dalla Commissione (sottoposto a febbraio al vaglio del Parlamento europeo) strumenti adeguati di realizzazione. La frammentazione delle risorse non consentirà di raggiungere i risultati di una maggiore razionalità e competitività del  settore vitivinicolo europeo”. Le cooperative italiane del settore lamentano “una totale disattenzione verso la difesa e la tutela delle specificità produttive e delle Denominazioni di origine dei vini che hanno determinato il successo del vino europeo nel mondo”.  Tra le 5 priorità individuate, la cooperazione ha insistito sul ruolo delle organizzazioni dei produttori.  “Condivido l’opportunità - ha detto il relatore al Parlamento europeo, Giuseppe Castiglione - di poter disporre di uno strumento di aggregazione dei produttori, come le Op al quale attribuire i rilevanti compiti dell’Ocm, visto il ruolo importante che le Op svolgono nell’organizzazione dell’offerta”.  All’incontro erano presenti i rappresentanti della Commissione europea, del Comitato economico e sociale della rappresentanza del governo italiano e del ministero delle Politiche agricole. L’iter della riforma: metà ottobre presentazione della proposta legislativa da parte del relatore al Pe, Castiglione; 20-21 novembre discussione sulla proposta legislativa in Commissione Agricoltura; approvazione prevista per gennaio 2008 da parte della Commissione Agricoltura e a febbraio dal Parlamento europeo.