E' stato il clima pazzo a dettare legge nell’estate del 2007 per l’andamento della campagna della frutta in Italia e in Europa. E’ quanto rileva Fedagri sull’andamento della campagna per pesche, nettarine, meloni, cocomeri, susine, albicocche e ciliegie. “In Italia - ha spiegato il presidente di Fedagri-Confcooperative Paolo Bruni - l’avvio di stagione è stato caratterizzato da un grande anticipo di maturazione, in particolare per le pesche, che si è verificato su tutta la frutta. La stessa situazione non si è registrata in altre aree d’Europa, con accavallamenti  sul mercato tra il nostro prodotto e quello di altri Paesi". La campagna in Italia per le alte temperature ha viaggiato fino a metà luglio con un anticipo di 8-10 giorni. In Spagna, Paese competitor dell’Italia per frutta e verdura, l'anticipo non si è verificato. Fino alla fine di giugno, in Italia è andata bene la campagna delle albicocche ed è partita bene anche la commercializzazione delle susine e delle ciliegie. In Europa invece il mercato è stato caratterizzato dal freddo e dal mancato arrivo dell’estate, soprattutto nelle aree in cui vengono esportate le produzioni frutticole italiane, in particolare pesche e nettarine, cocomero e melone, quest’ultimo caratterizzato da un periodo positivo di circa 15 giorni. “Il caldo quest’anno non si è affacciato sull’Inghilterra, su tutta la Scandinavia (Norvegia, Svezia e Danimarca) - ha aggiunto Bruni - e, in parte, anche sulla Germania. Questa situazione ha inciso in maniera importante sui consumi che non sono stati eccellenti e il mercato non è mai decollato e non si è nemmeno accorto della carenza di prodotto”. L’auspicio di Fedagri è che l’andamento della prossima campagna per le pere e le mele possa dare risultati più soddisfacenti. “Stando alle stime di Prognosfruit - ha aggiunto Bruni - l’Italia è al primo posto tra i 27 Paesi europei per la produzione di pere che di mele; rispetto al 2006 c’è un calo di produzione del 9-10% per le pere e lo stesso calo è confermato anche in tutti i Paesi dell’Ue. “I numeri - ha concluso Bruni - fanno pensare che per le pere e le mele sarà una buona stagione, ora però aspettiamo i risultati che le nostre cooperative sapranno realizzare".