Con il ciclo autunno-invernale in coltura protetta si chiude l'attività 2005 di confronto varietale sulla lattuga condotta da Martorano 5 - Centrale sperimentazioni e Servizi agroambientali di Cesena, con il coordinamento del Crpv.
Da tempo tale sperimentazione rappresenta un valido supporto al rinnovamento varietale del Disciplinare di produzione integrata, rinnovamento giustificato soprattutto dal continuo e rapido aumento del numero di ceppi di Bremia lactucae (agente della peronospora della lattuga).
La valutazione delle nuove varietà è condizionata principalmente dalla resistenza genetica all'attacco del fungo, dalle caratteristiche morfologiche e, naturalmente, dalla produttività. Appare sempre più necessario, inoltre, conciliare le esigenze del produttore con quelle del consumatore che, divenuto molto esigente, non limita il suo interesse al solo aspetto esteriore, ma richiede sempre maggiori garanzie circa la sanità del prodotto.
Durante questo anno, l'azienda sperimentale Martorano 5 ha realizzato quattro campi sperimentali corrispondenti a altrettanti cicli colturali: in coltura protetta per il ciclo inverno-primaverile e quello autunno-invernale; in pieno campo per il ciclo estivo e quello autunnale.
In ogni campo le varietà da testare che sono state rese disponibili dalle principali ditte sementiere, sono state messe a confronto con un testimone scelto tra le varietà più coltivate e replicate tre volte secondo uno schema sperimentale a blocchi randomizzati. Ogni varietà è stata giudicata sulla base delle principali caratteristiche morfologiche del cespo quali colore, brillantezza, bollosità, dimensione del colletto, rapporto tra spalla e fondo, pezzatura ed uniformità. Oltre alle caratteristiche morfologiche, sono stati oggetto di valutazione anche alcuni aspetti produttivi quali il peso del cespo, il numero di piante non attecchite o morte (per patologie, attacchi d'insetti, ecc.), il numero di piante piccole (cioè con peso e volume non idonei alla commercializzazione) e il numero di piante con le caratteristiche commerciali.
Al termine di ogni ciclo è stata organizzata una visita guidata rivolta principalmente agli operatori del settore (tecnici, vivaisti e produttori) al fine di rendere visibili i risultati ottenuti.
Le prove sono state svolte presso due diverse aziende del riminese; nel ciclo estivo sono state poste a confronto 19 varietà appartenenti alle tipologie cappuccio, romana, foglia di quercia e gentilina, mentre per quello autunnale le varietà testate sono state 34.

Per quanto riguarda i confronti varietali in coltura protetta, per il ciclo inverno-primaverile sono state messe in prova 31 nuove varietà .
Nel ciclo che si sta concludendo, invece sono state confrontate 23 varietà: 8 di tipologia cappuccio, 6 di tipologia foglia di quercia e 9 di tipologia gentilina.
Due repliche sono state trattate contro la Bremia lactucae, mentre una replica non è stata trattata per consentire il confronto.
Tra le cappuccio si sono distinte le varietà RX 0835, Rosetta, e BRA 3010; buone valutazioni ha raggiunto anche la varietà Fidel nonostante il fondo leggermente concavo.
Tra le varietà a foglia di quercia, Freelance e ISI 47233 hanno manifestato nel complesso le caratteristiche morfologiche migliori. Freestyle ha mostrato un cespo di bell'aspetto anche se la pezzatura è risultata leggermente piccola per gli attuali canoni commerciali.
Per le gentiline le varietà sono ancora in osservazione, ma al momento quelle più interessanti appaiono BVA 1950 e Complice.

Per informazioni: www.crpv.it