L'Italia rischia di finire di fronte alla Corte di Giustizia europea per le infrazioni commesse nel rinviare per due volte il pagamento delle rate dovute per il superamento delle quote latte. La procedura è già stata avviata, come anticipato da Agronotizie, e in questa situazione era davvero difficile immaginare che ci potesse essere un'altro stop al pagamento. E infatti la commissione Agricoltura della Camera ha confermato le prossime scadenze in base alle leggi vigenti. Una decisione presa a larga maggioranza, ma con l'esclusione della Lega che al momento della votazione, il 29 febbraio, ha abbandonato l'aula. “Chi ha pagato va aiutato e chi non ha pagato va aiutato a farlo” ha detto il presidente della Commissione, Paolo Russo, commentando l'esito delle votazioni. Una conferma di come su questa vicenda ci sia un allineamento fra posizioni del Parlamento e quelle del Governo. Decisione accolta con soddisfazione dal ministro dell'Agricoltura, Mario Catania, che ha confermato le certezze sulla necessità di applicare le decisioni comunitarie, escludendo al contempo la possibilità di condoni e sanatorie. Apprezzamenti sono giunti dalle organizzazioni agricole che sulla vicenda delle quote latte da tempo si sono schierate per il rispetto delle regole.
C'è chi dice no
Forte la contrapposizione espressa dagli esponenti della Lega che hanno ricordato gli esiti degli accertamenti che avrebbero dimostrato la presenza di errori nel calcolo delle produzioni di latte. Errori talmente gravi da mettere persino in dubbio gli sforamenti produttivi italiani e dunque le stesse multe. Fabio Rainieri, segretario della commissione Agricoltura, ha commentato con toni duri la decisione affermando fra l'altro che “con questa decisione avete obbligato gli agricoltori a pagare multe non dovute.”