La Tepco, la società che gestisce l'impianto nucleare, ha annunciato che sono stati trovati livelli abnormi di cesio radioattivo nella carne bovina proveniente dall'area di Fukushima. L'agenzia per la sicurezza nucleare ha reso noto che il tasso di iodio radioattivo presente in mare a 300 metri a sud dalla centrale è di 4.385 volte superiore alla norma. Ieri il valore era di 3.355 volte oltre i limiti. 

Sono pari allo zero le importazioni in Italia di carne bovina fresca, refrigerata o congelata provenienti dal Giappone dove sono stati riscontrati livelli abnormi di cesio radioattivo nella produzione di manzo proveniente dall'area di Fukushima.

Lo rende noto la Coldiretti, dopo l'allarme lanciato dalla Tepco, nel sottolineare che sono peraltro nulle anche le importazioni di derivati del latte come formaggi e latticini e di vegetali freschi a foglia larga particolarmente sensibili alla radioattività. 

"Nessun rischio quindi per gli italiani anche se la radioattività presente nella carne e nel latte conferma - precisa la Coldiretti - l'allarme per la contaminazione della catena alimentare a partire dall'alimentazione degli animali. In generale l'importazione di prodotti alimentari dal Giappone è praticamente trascurabile per un importo che - ricorda la Coldiretti - nel 2010 ha raggiunto solo i 13 milioni di euro, appena lo 0,03% dell'import agroalimentare totale nazionale. Dal Giappone - conclude la Coldiretti - arrivano soprattutto fiori e piante per un importo di circa 3 milioni di euro nel 2010 ed a seguire quantità marginali di semi oleosi (1,6 milioni), di bevande alcoliche (1,6 milioni), di oli vegetali (0,9 milioni), di prodotti dolciari (0,9 milioni), di pesce (0,7 milioni) e di thè (0,3 milioni)".