La Commissione europea presenterà una comunicazione in cui proporrà una moratoria della clonazione animale destinata all'alimentazione umana e chiederà la tracciabilità completa degli embrioni e dello sperma importato.
La moratoria non riguarderà l'immissione al consumo di carne e latte derivati dalla progenie di animali clonati. Inoltre, potrà continuare la clonazione a scopo di ricerca e quella per la conservazione delle specie in pericolo.
Coldiretti: 'Bene lo stop ai cloni, ma è allarme progenie'
"E’ positiva la decisione della Commissione di prevedere una moratoria di 5 anni per la commercializzazione di latte e carne proveniente da animali clonati, come bovini e suini, anche se rimangono perplessità sulle mancanza di chiarezza per quando riguarda la presenza sul mercato della progenie di animali clonati".
E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento al progetto di comunicazione della Commissione europea "in favore di una sospensione in Europa della tecnica di clonazione a fini alimentari", annunciata da Frederic Vincent, portavoce del commissario europeo alla Salute Joe Dalli, che non si applica invece alla ricerca, alla ricerca farmaceutica, o ancora alla salvaguardia delle specie in via di estinzione.
Secondo la Coldiretti occorre intervenire anche per impedire l’arrivo sul mercato di latte e derivati provenienti dagli eredi delle mucche clonate che rappresenta un rischio concreto anche per l’Italia che è il più grande importatore europeo di latte e derivati dall’estero. Un allarme che è stato oggetto di una indagine dell'Agenzia per gli standard alimentari britannici che ha confermato che la carne prodotta da almeno un toro nato da esemplari clonati è stata messa in commercio questa estate in Gran Bretagna illegalmente e verosimilmente è stata mangiata.
"La commercializzazione di carne, latte e formaggi proveniente da animali clonati è - aggiunge la Coldiretti - un rischio inaccettabile che oltre ad un problema di scelta consapevole da parte dei consumatori e di rispetto della biodiversità pone evidenti perplessità di natura etica che occorre affrontare prima che sia troppo tardi. Dopo oltre 13 anni dalla scoperta della pecora Dolly, pubblicata sulla rivista nature del febbraio 1997, oggi è possibile clonare un animale con una spesa attorno i 10mila e la tecnica - sottolinea la Coldiretti - riguarda già molti animali da allevamento dalle pecore ai maiali, dai tori ai cavalli, con sperimentazioni effettuate anche in Italia con il toro Galileo, la cavalla Prometea e anche con un muflone selvatico".
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Fonte: AgricolturaOnWeb