"Siamo soddisfatti che finalmente quest'anno l'Italia abbia rispettato i quantitativi di produzione, ma non accettiamo che qualcuno possa cercare altre soluzioni o escamotage per non pagare. Abbiamo già detto che la legge deve essere uguale per tutti. Le occasioni per regolarizzare le loro posizioni, agli splafonatori, sono state già offerte e ora non possiamo più pensare di voler favorire gli interessi di pochi imprenditori che hanno agito nella illegalità, in cambio dell'interesse generale della maggioranza degli allevatori, che hanno lavorato onestamente e nella legalità". 

Lo ha detto il presidente dell'Associazione piacentina latte Fabio Minardi, commentando le dichiarazioni del presidente di Agea Dario Fruscio. 

"Non siamo - prosegue Minardi - assolutamente d'accordo con Fruscio. Secondo la nostra associazione, l'applicazione delle procedure coattive rappresenta il percorso inevitabile e definitivo per chiudere la partita quote latte. Non accetteremo che la politica cerchi nuove vie d'uscita per  questa 'brava e laboriosa gente', come li definisce Fruscio. Per noi - conclude Minardi - la brava gente è chi ha lavorato per regolarizzare la propria posizione, acquistando le quote e investendo nel settore. Sono questi gli allevatori che l'Italia deve tutelare".